Successo anche a Vigliano

Oltre 400 persone hanno assistito alla rievocazione

SCOPPITO. Nonostante la serata gelida – alle 17,30 del 6 gennaio si sono toccati i -7°C – il presepe vivente di Vigliano di Scoppito, giunto alla decima edizione, ha visto la presenza di circa 400 persone. Le vie del paese hanno ripreso vita grazie alla rievocazione degli antichi mestieri: il fabbro, le tessitrici, ju mmastaru, ju Falalanu, ju ciabbattinu. La riproposizione dei mestieri di un tempo permette ogni anno di mantenere in vita abilità dimenticate. Nel vivere della gente di montagna ogni cosa era frutto di fatica e di ingegno: un mondo più povero, ma solidale, è stato rappresentato nel presepe vivente di Vigliano. Accanto agli antichi mestieri è stata rappresentata la tradizione gastronomica del luogo: il secolare forno è stato rimesso in funzione per l’occasione, sfornando pizze fatte in casa. Le stradine sono state pervase dagli odori di cotiche e fagioli, ceci e castagne, vin brulé; Il tutto allietato dal caratteristico suono della zampogna e della ciaramella. Un percorso unico e singolare che, per la gioia dei più piccini, ha visto la presenza di numerosi animali da cortile. Agli schiamazzi di un paese vivace e laborioso, si contrappongono il silenzio e la tranquillità della Capanna, con la Natività (nella foto) interpretata da Ferdinando Di Carlo e Ramona D’Onofrio. I Re Magi, sontuosamente vestiti, sono stati interpretati da Emanuele Di Carlo, Alessio Di Carlo e Mario Mancini.