Tangenti ricostruzione L’Aquila, indagato Riga “Mi dimetto da vice sindaco, ma sono sereno”

8 Gennaio 2014

Il politico, indagato per presunte tangenti sulla ricostruzione post terremoto, lascia per “per consentire alla magistratura di fare il suo lavoro e non gravare sul comune”. Cialente: “Essere sotto l’occhio della Procura è per la ricostruzione dell’ Aquila una garanzia”

LA CRONACA Soldi e casette post sisma in cambio di appalti
IL COMMENTO La notte del terremoto, anche alcuni aquilani ridevano di Giustino Parisse
VIDEO Riga: lascio, la città non merita ombre | Cialente: la magistratura faccia chiarezza | Grasso: mazzette per 500 mila euro | L'accusa: era diventata una vera e propria attività

L’ AQUILA. “Sono venuto a conoscenza questa mattina di essere indagato. Confido nell’operato della magistratura, ma sono sereno e tranquillo”. Così questa mattina ha detto in conferenza stampa il vicesindaco e assessore con delega allo smaltimento delle macerie dell’ Aquila, Roberto Riga, raggiunto da un avviso di garanzia nell’ambito dell’inchiesta sulle tangenti per la ricostruzione “Do ut des”.

Inevitabili le dimissioni: “Ci sono due cose a cui tengo nella vita: la mia famiglia e la mia città. Per questo rassegno le mie dimissioni”, ha detto, “per consentire alla magistratura di fare il suo lavoro e non gravare sul comune. Confido nella possibilità di fare chiarezza, e poi vorrei lasciare giunta e consiglio liberi di portare avanti il loro lavoro senza paventate ombre e dubbi sul mio conto. La città non può permettersi freni, la ricostruzione deve andare avanti con chiarezza. E io mi dimetto per dimostrare fino alla fine la mia estraneità ai fatti contestati”. Riga ha anche detto di “non conoscere i consorzi di ricostruzione” con cui avrebbe avuto rapporti.

Il sindaco Massimo Cialente ha ribadito la “disponibilità massima nei confronti della magistratura. D’altra parte siamo sempre noi del Comune i primi a portare la documentazione alla procura, perché essere sotto l’occhio della Procura è per la ricostruzione dell’ Aquila una garanzia ”. Cialente si è detto molto preoccupato perché “questa vicenda di oggi è legata all'immagine dell' Aquila nel suo complesso, all’immagine che la città dà al mondo intero. Stiamo combattendo tutti i giorni per i fondi e per la ricostruzione, oggi ad esempio aspettavamo la visita del ministro Carlo Trigilia, che non verrà perché non ha nulla portarci e da dirci. Questo gravissimo evento avverso deve essere immediatamente chiarito”.

Ma a chi chiede come sia possibile che nessuno si sia accorto finora di presunte interazioni tra tecnici comunali e imprenditori il sindaco ha risposto che “non abbiamo mai avuto sentori, abbiamo avuto delle segnalazioni, ma non sapevamo altro. Ma io sapevo”, ha proseguito Cialente, “che la Procura stava indagando”.

©RIPRODUZIONE RISERVATA