Tasse universitarie, è lite

Importi sbagliati, proteste degli studenti. Interviene la polizia

L’AQUILA. Sono volate parole grosse, ieri mattina, al blocco 11 di Coppito, che ospita la segreteria tasse dell’Università dell’Aquila. A seguito di una lite, è stato necessario l’intervento delle forze dell’ordine e in particolare di una Volante della polizia. Numerosi studenti, nel primo giorno utile dopo la pubblicazione dei bollettini della seconda rata, hanno raggiunto gli uffici tasse per avere chiarimenti, trovandosi davanti a importi sbagliati. Il clima si è subito surriscaldato e si è creato più di qualche momento di tensione. Gli studenti hanno lamentato «una grande disorganizzazione da parte dell’Università». Gli stessi bollettini sono stati emessi in ritardo: a fronte di una prima scadenza del pagamento al 31 marzo, sono stati resi disponibili solo giovedì scorso. Un avviso ha poi avvertito che il pagamento era stato posticipato al 14 aprile. Le tempistiche così strette hanno però creato non poche difficoltà, dovute soprattutto ai continui cambiamenti del sistema sia di presentazione della situazione reddituale, sia delle autocertificazioni. Gli importi, su molti bollettini, secondo gli studenti, «erano evidentemente sbagliati». Anche il sistema on-line dell’Ateneo si è mostrato poco efficiente in questa situazione: centinaia gli studenti ieri in fila all’ufficio tributi, dove era fuori uso anche l’eliminacode. Le risposte evasive e vaghe dei dipendenti hanno fatto il resto. In molti si sono ritrovati a pagare importi sbagliati, con tanto di mora senza poter risolvere il problema, che sarà eventualmente sanato con le prossime rate.(m.c.)

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