Teatro e musica per le penne nere

Tsa, Arti e Spettacolo e Sinfonica Abruzzese propongono vari appuntamenti
L’AQUILA. Il Teatro Stabile d’Abruzzo accoglie gli alpini con uno spettacolo sulla memoria collettiva: dal 13 al 16 maggio al Teatro Nobelperlapace di San Demetrio ne’ Vestini va in scena “No, storia di un rifiuto” di e con Giacomo Vallozza, regia di Giancarlo Gentilucci, uno spettacolo prodotto dal Tsa, in collaborazione con Arti e Spettacolo dell’Aquila e Teatro del Paradosso di Loreto Aprutino.
«”No, storia di un rifiuto”», racconta l’autore, «è una storia dimenticata che voglio raccontare vagando sulle tracce di mio padre, militare italiano internato nei lager tedeschi dal 14 settembre del ’43 al 6 aprile del ’45, quando fu liberato dalle truppe canadesi nell’ospedale di Füllen, famigerato campo della morte. È uno spettacolo teso più a restituire immagini che sentenze; ripercorre la storia italiana, dal fascismo al dopoguerra, attraverso diari, filmati, oggetti, narrando fatti spesso ignorati o toccati marginalmente dai libri di testo. È infine la consapevolezza che l’altra resistenza, la resistenza senz’armi, di seicentomila soldati, può indicare agli italiani di oggi un modo per uscire dal buio morale e materiale in cui brancolano». Queste le parole del colonnello Pietro Testa, internato nel lager di Witzendorf, (lo stesso in cui furono deportati Gianrico Tedeschi e Giovanni Guareschi): «Dobbiamo restare con i piedi per terra: su questa terra che vedete, con il suo fango, con le sue buche, con le sue pietre; se vogliamo un fiorellino in questa desolazione dobbiamo piantarcelo con le nostre mani e coltivarlo con il nostro amore». Ingresso 5 euro. Il botteghino apre mezz’ora prima dello spettacolo. Prevendita dall’11 al 15 maggio ore 10,30-12,30 al Bar Sinizzo-Area attrezzata campo sportivo San Demetrio ne’ Vestini. Info: 348-6003614. Calendario spettacoli: 13 e 14 maggio ore 16 e 18,30; 15 maggio ore 21; 16 maggio ore 10.
Istituzione Sinfonica Abruzzese.
In occasione dell’Adunata, nell’ambito del progetto scuole «Gli Italiani delle Montagne», l’Istituzione Sinfonica Abruzzese presenta «Alpini, alpinisti e montanari», cantata per soprano, voci recitanti, coro di voci bianche, ensemble di flauti dolci e orchestra. Musiche di Luciano Di Giandomenico, testi di Roberto Biondi.
Orchestra Sinfonica Abruzzese. Direttore: Luciano Di Giandomenico.
Soprani: Beatrice Fallocco, Cristiana Tabacco. Voci recitanti: Monica Di Bernardo, Marco Valeri
Coro di voci bianche e ensemble di flauti dolci
Scuole medie «Mazzini»-«Patini».
Dirigente scolastico: Antonio Lattanzi.
Docenti: Anacleto Filippetti, Mila Giuliani, Barbara Sidoni.
Istituto comprensivo «Don Milani» di Pizzoli.
Dirigente scolastico: Maria Chiara Marola.
Docente: Ornella Giampietro.
«Alpini, alpinisti e montanari», come scrivono in una nota Di Giandomenico e Biondi, «è una cantata per soprano, voci recitanti, coro di voci bianche e orchestra che sottolinea l’importanza, nel processo di unificazione dell’Italia, del contributo offerto dagli uomini e dalle donne di montagna. Ancora una volta la montagna, quindi, offre la sua naturale quinta scenografica e guarda idealmente i suoi figli, protagonisti non secondari che hanno saputo e voluto vivere e morire per la patria. Come un’ideale giornata scandita da cinque momenti Alba-Mezzogiorno-Tramonto- Notte-Alba del nuovo giorno, così lo spettacolo ripropone incastonati tra un prologo e un epilogo i cinque momenti fondanti della coscienza nazionale, in maniera congruente e didascalica con i momenti dell’ideale giornata: così l’alba rappresenterà il periodo che va dal Risorgimento alla Prima Guerra Mondiale, il mezzogiorno (dalla Prima alla Seconda Guerra Mondiale); il tramonto (la Seconda Guerra Mondiale fino all’armistizio); la notte (dalla guerra civile alla nascita della Repubblica) l’alba del nuovo giorno (il dopoguerra). Il Prologo e l’Epilogo hanno una vita propria perché rappresentano gli ideali momenti di ri-unione degli italiani. L’occasione di questa nuova unione nazionale, così fortemente dolorosa, è stata offerta dal terremoto».
Date e orari: sabato 9 alle 18, Ridotto del teatro comunale; lunedì 11 alle 11, Ridotto del teatro comunale; martedì 12 alle 11, Pizzoli, Palazzetto dello Sport; mercoledì 13 alle 11, Rocca di Mezzo, Palazzetto Polivalente «Sebastiani».
©RIPRODUZIONE RISERVATA