Terremoto, L'Aquila va oltre la ricostruzioneEcco il piano di sviluppo dei Comuni del cratere

Il protocollo firmato a Palazzo Chigi. Tutto nasce da un'idea dei sindaci dell'Aquilano. Superato il concetto che ricostruzione significhi solo rifare le case, le istituzioni provano a far ripartire anche infrastrutture e servizi

L'AQUILA. Non sarà "l'idea" ma è almeno "un'idea". Ed è forse la prima volta che i sindaci del cratere e le istituzioni a ogni livello (dal governo nazionale a quello regionale) prendono atto che ricostruire una città-territorio come il capoluogo di Regione non significa rifare solo le case ma è invece necessario volare un po' più alto e mettere in atto una serie di azioni concrete che ridìano, soprattutto ai più giovani, una speranza nel futuro. Se il contenuto del protocollo di intesa, firmato oggi a palazzo Chigi, avrà le gambe per camminare (soldi), un piccolo passo avanti sarà stato fatto.

Il protocollo, firmato nel pomeriggio nella sala Verde di palazzo Chigi, punta al «rilancio dello sviluppo e alla valorizzazione dell'area aquilana del cratere colpita dal terremoto del 6 aprile 2009, ai fini ambientali e turistici».

Presenti: Giovanni Chiodi, presidente Regione Abruzzo; Antonio del Corvo, presidente della Provincia dell'Aquila; Massimo Cialente, sindaco dell'Aquila; Walter Chiappini, sindaco di Lucoli; Emilio Nusca, sindaco di Rocca di Mezzo; Gennarino Di Stefano, sindaco di Rocca di Cambio; Pino Angelosante, sindaco di Ovindoli; Silvano Cappelli, sindaco di San Demetrio; Patrizio Schiazza presidente del Parco Sirente Velino; Arturo Diaconale dell'ente parco del Gran Sasso e Monti della Laga; Antonio Pace, ex sindaco di Rocca di Cambio e Antonio Marzano presidente del Cnel.

Ecco i contenuti principali del protocollo.

I COMUNI. Nel documento i Comuni di Rocca di Cambio, Rocca di Mezzo, Ovindoli, Lucoli, e il Comune dell'Aquila «si impegnano a predisporre un organico Programma di interventi per il rilancio, lo sviluppo e la valorizzazione del Comprensorio ambientale-turistico compreso tra la Piana di Campo Felice, l'Altopiano delle Rocche e il compendio montano della Magnola e del Velino, e del Comprensorio del Gran Sasso, con la loro messa a sistema».

INFRASTRUTTURE.
Il programma «dovrà prevedere, rispettivamente, un complesso di interventi infrastrutturali mirati al potenziamento e miglioramento dell'offerta di impianti per lo sci alpino, con l'integrazione funzionale degli attuali siti di Monte Magnola e di Campo Felice, nonché un programma di interventi nel comprensorio del Gran Sasso-Campo Imperatore, oltre che lo sviluppo della fruizione sciistica delle aree naturalmente vocate nel rispetto della sostenibilità ambientale, e con la realizzazione delle indispensabili attrezzature tecniche di supporto, al fine di configurare una offerta di bacino ambientale-sciistico di qualità, competitiva e attrattiva per l'intera area centro-meridionale del Paese».

RIQUALIFICAZIONE.
Il documento individua «tutte le azioni necessarie alla riqualificazione dei territori montani interessati, attraverso interventi di espansione forestale, attraverso opere idrogeologiche, con sostegni mirati all'agricoltura e alla zootecnia di montagna anche al fine di proteggere e incrementare le tipicità produttive locali, nonché attraverso il recupero funzionale di tutti i percorsi e le pertinenze storiche della vita montana, anche ai fini della fruizione del turismo invernale ed estivo».

CENTRI STORICI.
Fra gli obiettivi «il recupero qualificato degli aggregati urbani storici minori, nonché la ricostruzione e la riqualificazione delle seconde case, con il fine di offrire una rete di ospitalità e di accoglienza per il turismo e la residenzialità legata a nuove attività sociali e formative, con adeguate reti di servizi, anche in raccordo con i programmi di rilancio dell'Università dell'Aquila, contribuendo così anche ad evitare il rischio di processi indiscriminati di nuova edificazione che causerebbero nuovi fenomeni di degrado ambientale e di consumo delle risorse territoriali».

SERVIZI.
Gli enti coinvolti considerano «necessari gli interventi sul potenziamento e miglioramento complessivo del sistema dei servizi locali, della viabilità, dei trasporti e dei parcheggi, delle infrastrutture di ospitalità e delle attrezzature per gli sport estivi (golf, tennis, nuoto, percorsi natura e trekking montano, rifugi attrezzati), al fine di rendere fruibile l'intera area da un numero maggiore di visitatori senza porre in crisi gli equilibri dell'eco-sistema e le esigenze primarie delle comunità locali, avendo piuttosto attenzione proprio alle esigenze della qualità della vita locale al fine del mantenimento di una significativa residenzialità permanente nonché della creazione di opportunità qualificate di occupazione».

PATROCINI.
«Il protocollo - che ha ricevuto il patrocinio del Consiglio nazionale dell'economia e del lavoro, e la disponibilità alla sua collaborazione tecnica, con l'impegno a favorire la partnership delle forze economiche e sociale locali - sarà redatto nel dettaglio (fase operativa) da un gruppo di lavoro tecnico paritario, nominato dai sindaci dei Comuni e tenendo conto di quanto già convenuto fra i Comuni interessati e la Provincia dell'Aquila nel protocollo firmato il 13 ottobre 2009».

GRUPPO LAVORO.
In particolare tale Gruppo di lavoro, che si occuperà della redazione del programma di interventi nel Comprensorio delle Rocche «utilizzerà per le spese tecniche redazionali un fondo di risorse pari a 45.000 euro al quale contribuiranno finanziariamente tutti Comuni interessati e la Provincia dell'Aquila secondo le seguenti quote: Provincia dell'Aquila (20.000 euro), Comune di Rocca di Cambio (5.000 euro), Comune di Lucoli (5.000 euro), Comune di Rocca di Mezzo (10.000 euro), Comune di Ovindoli (5.000 euro); per quanto riguarda il Comune dell'Aquila si fa riferimento alla pianificazione già esistente presso il Centro Turistico Gran Sasso spa. Il Programma, che dovrà essere predisposto in collaborazione fra i Comuni interessati e approvato da tutti Comuni firmatari in modo unanime e paritetico, dovrà anche indicare i fabbisogni finanziari e le relative fonti pubbliche e private, le modalità realizzative e gestionali degli interventi con il ricorso a forme di partenariato pubblico-privato, le ricadute occupazionali e sociali, la procedure e i tempi di attuazione anche per fasi funzionali fino al completamento».

PARCHI.
L'ente Parco Sirente-Velino, l'ente parco nazionale del Gran Sasso e dei monti della Laga (ognuno per i territori di propria competenza), la Provincia dell'Aquila, e la Regione si impegnano «nell'ambito delle rispettive funzioni e competenze, ad esaminare con tempi celeri il Programma di cui sopra e a concedere le necessarie autorizzazioni nel rispetto delle norme vigenti al fine di accelerare il rilancio e lo sviluppo di tutta l'area interessata».

COMUNE L'AQUILA.
Il Comune dell'Aquila che «interviene nel Protocollo non solo come il Comune più duramente colpito dal sisma del 6 aprile 2009, ma anche come territorio di un importante bacino turistico rappresentato dal comprensorio del Gran Sasso, si impegna - una volta realizzati gli interventi di potenziamento e rilancio delle opportunità ambientali e legate agli sport della neve negli ambiti di propria competenza e in collaborazione con gli altri Comuni limitrofi (anche attraverso specifici Protocolli d'intesa con la Regione e il Governo) - ad assicurare tutta la collaborazione con il Comprensorio delle Rocche per ogni utile collegamento funzionale mirato alla messa a sistema di una offerta integrata per il turismo ambientale e sciistico dell'intero bacino aquilano».

REGIONE.
La Regione, assicura «la necessaria sovrintendenza tecnica e programmatica anche ai fini della coerenza complessiva dei progetti con l'assetto territoriale e - attraverso finanziamenti dello Stato ed Europei per la ricostruzione e il rilancio economico e sociale dell'area aquilana dopo il sisma del 2009 - si impegna a mettere a disposizione tutti i finanziamenti necessari al completamento del Programma entro i tempi stabiliti».

PALAZZO CHIGI.
La presidenza del Consiglio dei Ministri «anche in ragione delle particolarità dell'area in questione, e nel quadro delle azioni complessive a sostegno della ricostruzione e del rilancio dello sviluppo post terremoto, si impegna ad assicurare l'attenzione necessaria e il coordinamento degli interventi di competenza delle Autorità Ministeriali e Centrali in genere, nonché ad assicurare, nell'ambito di piani e programmi finanziari di competenza dello Stato centrale, il concorso delle risorse finanziarie necessarie».

TEMPI.
Il Programma «sarà predisposto entro 3 mesi dalla stipula del Protocollo e, previa formale approvazione da parte di tutti i Comuni, verrà presentato agli Enti competenti e alla Regione per le previste deliberazioni e autorizzazioni, al fine di poter poi dare seguito alle progettazioni esecutive. Nell'ambito di tale programma, i Comuni del Comprensorio delle Rocche, e il Comune dell Aquila, rispettivamente per i propri territori, predisporranno autonomamente, entro i successivi 6 mesi, i progetti esecutivi, da attuare anche per annualità successive, al fine di assicurare un progressivo potenziamento funzionale ed i risultati attesi nel triennio 2011-2013, quantificando gli aspetti finanziari connessi, necessari alla loro esecuzione, oltre che le possibili fonti di finanziamento. Tali progetti saranno sottoposti alla valutazione di tutti gli Enti sottoscrittori dell'accordo». (red.aq.)