Trapianti di cornea, all’Aquila azzerate le liste d’attesa

Risultato ottenuto grazie alla Banca degli occhi, struttura centro di riferimento in abruzzo per le donazioni e i trapianti di tessuti oculari

L' AQUILA. Liste d'attesa azzerate per i trapianti di cornea all'ospedale «San Salvatore» dell' Aquila. Grazie all'impulso al «procurement», cioè l'approvvigionamento di tessuti oculari, e alla crescita delle donazioni, nel 2013 è arrivato il pareggio tra le richieste e l'utilizzo delle cornee fornite dalla «Banca degli Occhi» del capoluogo, diretta dal dottor Germano Genitti. La struttura è, da oltre dieci anni, il centro di riferimento regionale per donazioni e trapianti di cornea e per le membrane amniotiche, per Abruzzo e Molise. Riconosciuta e certificata dal Centro nazionale trapianti, è uno dei pochi reparti dell'ospedale aquilano a possedere la certificazione di qualità ISO 9001:2008.

Dopo la pausa forzata imposta dal terremoto del 2009, la Banca è ripartita grazie all'impegno del Coordinamento regionale trapianti, diretto dal professor Antonio Famulari, e dei Coordinamenti locali con i quali sono state intraprese iniziative per contrastare la flessione di donazioni registrata soprattutto dal post-sisma. Decisive, in tal senso, sono state la dedizione e la motivazione del direttore del dipartimento chirurgico, il dottor Giovanni De Blasis, che ha favorito l'attivazione di progetti-obiettivo nei presìdi ospedalieri di Avezzano e Sulmona, esportando il modello aquilano di reperibilità del gruppo infermieristico che si occupa del procurement.

«L'attivazione dell'ambulatorio oculistico, specializzato nella diagnosi e cura delle patologie della cornea, e l'acquisizione di strumentazioni all'avanguardia - afferma il direttore Genitti - vogliono essere un segnale affinché l'unità operativa Banca degli Occhi diventi anche importante riferimento per l'attività clinica dell'ospedale San Salvatore». Dei 2.000 tessuti processati sino a oggi dalla Banca una parte minore proviene dagli ospedali di Pescara, Chieti e Teramo. «Una maggiore collaborazione nel procurement delle donazioni da parte di tutti gli ospedali garantirebbe autonomia e la disponibilità di cornee in ambito regionale, evitando la necessità di ricorrere spesso all'acquisto di tessuti presso altre Banche italiane».

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