Trasferimento dei reparti Biondi: non ci sono scippi 

Il sindaco: «Un vantaggio per i pazienti cronici il trattamento in altre strutture» Ma il Pd tuona contro il manager: «Testa dica la verità su ciò che sta accadendo»

L’AQUILA. Che il San Salvatore debba diventare l’ospedale Covid di riferimento regionale è ormai certo. Resta invece poco chiaro se questa scelta, avallata dalle ordinanze regionali e ottemperante alle direttive ministeriali, comporterà o meno lo spostamento di interi reparti. Intanto, già da qualche giorno le Medicine sono state ridimensionate, con la contrazione del numero dei posti letto per fare spazio ai positivi Covid. A chiedere maggiore chiarezza sulla vicenda sono i rappresentanti del Partito democratico: la deputata Stefania Pezzopane, il consigliere regionale Pierpaolo Pietrucci, il capogruppo Stefano Palumbo, il consigliere comunale Stefano Albano, il presidente del Pd aquilano Carlo Benedetti e l’ex sindaco e medico, Massimo Cialente. «Il manager Testa dica la verità», tuonano in un comunicato, puntando l’indice contro il manager della Asl. «Non c’è nessuno scippo» ha rassicurato ieri il sindaco, Pierluigi Biondi, che ha però tenuto a precisare: «Se alcune attività relative a pazienti cronici possono essere svolte in altri presìdi si tratta di un’iniziativa a vantaggio dei pazienti stessi». Insomma, seppur già si parli di ripensamento tra i vertici dell’ospedale riguardo al possibile spostamento di interi reparti, il quadro sembra non essere ancora definito. Un’incertezza ingiustificabile secondo i rappresentanti del Pd, che scrivono: «Abbiamo l’impressione che, in questo momento, la Regione navighi a vista. Si sente parlare del trasferimento del reparto di Riabilitazione. A nostro avviso è un errore. Se l’obiettivo, come sembra, fosse quello di spostare i reparti in altre strutture per recuperare personale da impiegare nel Covid, ci chiediamo perché non si proceda a una convenzione e contrattualizzazione dei dipendenti delle cliniche private, in cassa integrazione. E a tal proposito chiediamo cosa aspetti l’Asl a procedere alla stabilizzazione del personale precario e al pagamento degli straordinari e delle indennità di rischio». Una polemica sterile, per Biondi che rassicura: «Non c’è nessun spostamento delle parti. C’è una riorganizzazione dell’ospedale per liberare i posti letto per la medicina Covid. La riorganizzazione riguarda moltissimi reparti dell’ospedale, alcuni hanno ceduto dei posti letto che al termine dell’emergenza verranno ripristinati. È evidente che alcuni reparti devono rinviare tutte le attività non urgenti. Abbiamo bisogno di personale sanitario. Sarebbe interessante disporre una ricognizione per verificare l’appropriatezza di ricoveri in reparti dove alcuni primari stanno facendo resistenza a cedere sanitari». Intanto, ieri sono tornati a salire, dopo tre giorni, i positivi al test Covid anche nell’Aquilano: il totale dei contagiati passa da 19 a 22 con un incremento di tre persone (4 ricoverati non in terapia intensiva, 1 in terapia intensiva, 15 in isolamento domiciliare, di cui uno in altra Asl, e due guariti).
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