Trecento precari della Asl manifestano ad Avezzano

Medici, infermieri, tecnici e personale Ota in piazza contro il piano che prevede il licenziamento di 389 precari. Floris: i sindaci marsicani pronti alle dimissioni di massa

AVEZZANO. Medici, infermieri, tecnici, personale Ota. In trecento sono scesi in piazza per contestare il piano che prevede il licenziamento di 389 precari della Asl Avezzano-Sulmona-L'Aquila. Piano che porterà alla paralisi la sanità in provincia.

La manifestazione si è tenuta questa mattina davanti al municipio di Avezzano. «Donne tornerete a partorire in casa» era scritto su uno striscione. «Ci tolgono il diritto alla salute» hanno urlato i manifestanti.

Presenti anche diversi sindaci marsicani. Antonio Floris, primo cittadino di Avezzano, ha inviato un documento al sottosegretario Gianni Letta, alla presidenza del consiglio dei ministri e al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.

La manifestazione si è conclusa nell'aula consiliare del municipio. Dove il sindaco Floris ha sottolineato: «Se non verranno trovate soluzioni i sindaci marsicani restituiranno le fasce al prefetto. Siamo pronti alle dimissioni di massa». Annuncio accolto da un applauso.

Sabato dovrebbe tenersi un consiglio comunale straordinario sull'argomento precari. Senza il rinnovo dei contratti verranno cancellati reparti e servizi. Neanche l'Oncologia funzionerà più. Nel pomeriggio, intanto, è in programma un vertice politico. Interverrà anche il senatore Filippo Piccone, coordinatore regionale del Pdl.

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