3 giugno

Oggi, ma nel 2017, a Torino, in piazza San Carlo, alle 22.15, durante la finale di Champions League tra Juventus e Real Madrid disputata a Cardiff in Galles, trasmessa su maxi schermo, gara terminata 1-4 per gli spagnoli, si verificava il fuggi-fuggi generale, il cosiddetto human stampede, che causava tre morti. Uno dei malcapitati era Anthony Bucci, che morirà il 31 gennaio, a 50 anni, all’ospedale di Monza, dopo aver subito anche l’amputazione di un piede. Poi vi era Erika Pioletti, di 38 anni, il cui decesso avverrà il 15 giugno nell’ospedale San Giovanni Bosco dove era arrivata in coma quel 3 giugno per schiacciamento toracico che non aveva fatto affluire sangue al cervello per diversi minuti. Quindi Marisa Amato, di 65 anni, che volerà in cielo il 25 gennaio 2019, per infezione respiratoria, dopo essere già rimasta paralizzata quel 3 giugno. I feriti, invece, erano 1672. A scatenare il panico collettivo (nella foto, particolare, lo scenario dopo il termine della sfida calcistica) era l’utilizzo dello spray al peperoncino da parte dei presunti rapinatori dei tifosi bianconeri impegnati a guardare la partita. Il 22 gennaio 2022 verranno condannati in via definitiva i responsabili. Spetteranno 10 anni 4 mesi 20 giorni di reclusione a Sohaib Bouimadaghen, soprannominato «Budino», leader morale della banda, 21 anni ad Hamza Belghazi e a Mohammed Machmachi. Per Aymene El Sahibi, la pena sarà di 10 anni 3 mesi e 24 giorni. In tal modo verrà confermata la sentenza di secondo grado emessa il 17 luglio 2020 sempre nel capoluogo piemontese. Discorso a parte sarà la sentenza che vedrà colpevole anche il primo cittadino pentastellato Chiara Appendino sostanzialmente rea, per dovere di sindaco, di non aver impedito che si verificasse un simile caso, e il 20 gennaio 2025 la Corte d'assise d'appello torinese ricalcolerà la pena in un anno, 5 mesi e 23 giorni di reclusione. L’episodio di piazza San Carlo, nella sua tragicità, richiamava alla mente la sciagura dello stadio Heysel di Bruxelles, del 29 maggio 1985, particolarmente dolorosa per appassionati di pallone e non solo a livello internazionale, verificatasi poco prima della finale di Coppa dei campioni tra la Vecchia signora e il Liverpool. Vicenda disgraziata costata la vita a 39 persone tra le quali Nino Cerullo e Rocco Acerra di Francavilla al Mare alla cui memoria, in occasione del 40° anniversario, il 29 maggio 2025, verrà intitolato l'impianto sportivo di Valle Anzuca .