Una fontana ricorda gli angeli del soccorso 

Commemorate le sei vittime dell’incidente dell’elicottero di Campo Felice, messa e omaggio nel luogo dello schianto

L’AQUILA. Vista dalla piana, la bandiera italiana posta sul punto esatto dello schianto è poco più di un puntino bianco. Strizzando gli occhi si vede anche il verde e il rosso. E, qualche centinaio di metri più in alto, un altro puntino indica il fontanile su cui è stata poggiata una lapide ricordo con incisa una frase: «Più forte del loro coraggio fu la nebbia».
Ieri la piana di Campo Felice ha regalato una splendida giornata di sole alle tante persone salite in quota per la messa in ricordo delle vittime della tragedia dell’elicottero del 118, schiantatosi sul crinale di Monte Cefalone il 24 gennaio scorso, causando la morte delle sei persone a bordo.
Nella vallata, con una messa officiata da monsignor Orlando Antonini e concelebrata da padre Corrado Lancione e don Alessandro Benzi, i volontari del soccorso alpino, i medici del 118, le autorità civili e militari con in prima fila i sindaci del comprensorio a cavallo tra Lucoli e Rocca di Cambio si sono stretti ai parenti delle vittime.
«Cosa ha mosso Valter, Giuseppe, Davide, Mario e Gianmarco a salire sull’elicottero e soccorrere Ettore che cercava aiuto?», si è chiesto monsignor Antonini durante l’omelia. «È stato il senso del dovere, di responsabilità, l’impegno unito alla generosità». «E vi sembra poco questo?», ha continuato il celebrante citando la lettera di San Paolo ai Romani. «In questa società ingiusta e corrotta, vi sembra poco che oggi vi siano persone che fanno il proprio dovere anche a rischio della vita? È un miracolo. Ci sono ancora persone responsabili e generose. Siatene fieri».
Dopo la messa, i volontari del soccorso alpino hanno guidato le persone intervenute fino ai 2080 metri di quota del fontanile recuperato grazie al Cnsas, all’associazione aquilana “Corridori del Cielo” e il personale del 118. Il fontanile è raggiungibile dal passo della Crocetta con un tragitto di 3 chilometri con un dislivello di 550 metri.
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