Una terza corsa per Di Pangrazio: ex sindaco pronto a ricandidarsi 

Progetto sotto l’insegna del civismo e col sostegno dei moderati contrari all’imposizione di Genovesi Oggi il vertice di Fratelli d’Italia per sciogliere le riserve dopo i silenzi sulla fuga in avanti della Lega

AVEZZANO. Non c’è due senza tre. L’ex sindaco, Gianni Di Pangrazio, alla guida del Comune dal 2012 al 2017, poi sconfitto al secondo giro da Gabriele De Angelis, è sul punto di lanciare la corsa per riconquistare la fascia tricolore. Indiscrezioni danno l’ex primo cittadino in fase di accelerazione, anche perché i tempi stringono (si vota il 20 settembre), per sciogliere la riserva e dare il via al progetto sotto le insegne del civismo, con segni distintivi i simboli della città, per mettere a disposizione la sua indiscussa capacità amministrativa in vista degli effetti nefasti dell’emergenza Covid ancora in divenire. L’ex sindaco, che dovrebbe avere al suo fianco alcuni consiglieri uscenti, punterebbe a conquistare il vasto mondo di area moderata della città che non vede di buon occhio le ingerenze esterne, tanto meno le imposizioni calate dall’alto. Gli osservati speciali come valore aggiunto, quindi, sono i moderati del centrodestra che dopo aver chiesto inutilmente udienza ai leghisti, dopo l’indicazione del candidato a sindaco Tiziano Genovesi, potrebbero imboccare strade diverse. Opzione tutt’altro che campata in aria: proprio in questi giorni, infatti, i centristi sono al lavoro per decidere il da farsi visto il muro alzato dalla Lega rispetto alle reiterate richieste di condividere un progetto, un programma e un candidato.
Oggi, alle 17.30, invece, dopo l’assordante silenzio delle ultime settimane e il vertice all’Aquila saltato, Fratelli d’Italia dovrebbe sciogliere il nodo delle amministrative di Avezzano: il gotha del partito guidato da Giorgia Meloni, ovvero i coordinatori regionale, provinciale e comunale, Etelwardo Sigismondi, Pierluigi Biondi (è anche il sindaco dell’Aquila) e Roberto Alfatti Appetiti, il consigliere regionale, Mario Quaglieri, e l’assessore Guido Quintino Liris, sono chiamati a trovare la sospirata e difficile quadratura del cerchio. E senza ulteriori indugi: il tempo, infatti, è tiranno, anche perché gli aspiranti alla nomination in quota Fd’I gradirebbero una risposta. L’ex consigliere provinciale, Armando Floris, ad esempio, ha già detto a chiare note che non è disposto «a restare a lungo sulla graticola». La rosa dei papabili, comunque, è ampia, ammesso che i vertici di Fd’I decidano di sfidare la Lega: Iride Cosimati (ex presidente del consiglio comunale ed ex vice sindaco); Rosa Pestilli (vice presidente della commissione pari opportunità della Regione); Maurizio Bianchini (ex assessore comunale). A meno che i referenti esterni al territorio non abbiano altre idee: magari il sostegno al leghista Genovesi, in cambio di contropartite politiche in altre zone. Il rischio, comunque, è che in quel caso salti il banco.
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