Vandali devastano la casa della Maraini

Il sindaco Nanni: «Rattristati da un fatto senza precedenti, le ho telefonato per esprimerle la solidarietà della comunità»

PESCASSEROLI. «Hanno spaccato tutto in casa senza portare via nulla. Una violenza gratuita che ti fa restare malissimo». La scrittrice Dacia Maraini, 79 anni, ha subìto un raid vandalico nella sua seconda casa a Pescasseroli, di cui è cittadina onoraria. Un riconoscimento avuto per il suo impegno nel mondo della promozione culturale. Un raid distruttivo di cui la scrittrice ha parlato anche al Teatro Argentina, a Roma, durante un incontro su Pier Paolo Pasolini. I teppisti sono entrati in azione tra mercoledì e giovedì. «Hanno chiamato gli operai che stanno facendo alcuni lavori a una grondaia sul tetto», racconta la Maraini, autrice di numerosi romanzi tra i quali Lettere a Marina (1981), La lunga vita di Marianna Ucria (1990), con il quale ha vinto il Premio Campiello e Colomba (2004).

«Gli operai hanno raccontato di aver trovato tutto aperto e la casa a soqquadro. Libri buttati per terra insieme ai due televisori completamente spaccati. E ovunque cassetti e sportelli aperti e cose buttate sul pavimento, tra cui anche bottiglie di vino e olio. Chi si è introdotto a casa, e dai primi rilievi potrebbe trattarsi di una banda di giovani teppisti, anzi adolescenti, lo ha fatto solo per compiere uno sfregio. Per fare danni e non per rubare anche se sarà necessario fare un inventario proprio per escludere l’ipotesi dell’intrusione in casa per compiere un furto».

Sulla vicenda sono comunque in corso indagini da parte dei carabinieri. Intanto la comunità di Pescasseroli, attraverso il suo sindaco Anna Nanni, ha voluto esprimere solidarietà e vicinanza alla Maraini, che del paese è cittadina onoraria.

«L’ho sentita stamattina (ieri per chi legge)», dice Nanni, «e lei ha confermato di esser stata vittima di un atto vandalico, forse la bravata di un gruppo di ragazzini, perché in casa non sembra mancare nulla. Una telefonata per esprimerle la solidarietà di tutta la nostra comunità. Come lei siamo stupiti perché mai prima d’ora qui era accaduto un fatto del genere. Mai un raid vandalico era stato finora compiuto ai danni di un’abitazione privata. Io stessa non ho memoria di azioni del genere. La signora Maraini, che collabora con noi nella realizzazione di tanti progetti culturali, è una persona vissuta sempre in tranquillità nella sua casa fuori dal centro abitato. Qui a Pescasseroli è perfettamente integrata e ha davvero tanti amici. È una persona che gode di grande stima ed è per questo che la cosa ci rattrista enormemente. Con la mia telefonata, che ho fatto a nome dell’amministrazione e di tutta la comunità, ho voluto confermarle tutto il nostro affetto e ribadirle che lei è pescasserolese a tutti gli effetti e non solo per via della cittadinanza onoraria che le è stata a suo tempo conferita».

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