Vuole uccidersi, il vicino lo salva: il gesto eroico sventa la tragedia

5 Maggio 2025

Scavalca la ringhiera del balcone e afferra per le gambe un 67enne impedendogli di soffocare. Il racconto: «Chiunque al mio posto l’avrebbe soccorso, spero stia bene»

L’AQUILA. «Correte, per favore, il mio compagno si è impiccato». Queste le parole, disperate, che si è sentita rivolgere l’operatrice della centrale del 118 che ieri mattina ha risposto al telefono intorno alle 8,45. E la storia sembra ripetersi a soli sette giorni di distanza dal gesto estremo compiuto da una 62enne che, due domeniche fa, aveva raggiunto di prima mattina il quinto e ultimo piano del complesso Rotilio Center, nel quartiere Pettino, prima di lasciarsi cadere nel vuoto. Per la donna, nonostante il pronto intervento degli operatori sanitari del 118, non c’era stato nulla da fare.

Stavolta, invece, nonostante le sovrapponibili premesse, cambia però il finale. E la storia, da tragica, diventa invece a lieto fine. Tutto merito del gesto eroico di un vicino di casa, che uscito casualmente in balcone negli stessi istanti in cui un 67enne aveva deciso di farla finita, avrebbe scavalcato la sua ringhiera, quella accanto alla sua abitazione, precipitandosi poi ai piedi di chi aveva accuratamente sistemato un cappio a una trave per cercare di farla finita.

L’episodio è avvenuto in via Giovanni Di Vincenzo, una traversa alle spalle di viale Corrado IV. Il pensionato non aveva però fatto i conti con l’altruismo, declinato in un attimo in un vero e proprio atto d’eroismo, di uno dei suoi stessi vicini di casa. Che poi, con l’aiuto della compagna, lo ha sorretto fino all’arrivo degli operatori sanitari del 118, accorsi sul posto convinti di dover constatare un decesso, e invece ritrovatisi al cospetto di un uomo in stato confusionale ma in buone condizioni di salute.

Sul posto anche le Volanti della polizia di Stato e i vigili del fuoco, giunti anch’essi con il dovuto tempismo, per poi scoprire di non dover avviare alcuna indagine né forzare nessuna finestra, anticipati da chi non ci ha pensato due volte prima di passare all’azione e trasformare una tragedia annunciata in una storia da raccontare. «Ho fatto solo il mio dovere, senza pensarci troppo. Chiunque al posto mio avrebbe fatto lo stesso. Spero solo che quest’uomo si riprenda in fretta», ha raccontato alla polizia.

Il 67enne è stato poi accompagnato in pronto soccorso, dove è stato visitato da uno psichiatra. L’uomo è stato infine trasferito all’ospedale Mazzini di Teramo per mancanza di posti letto nel reparto di psichiatria del San Salvatore. L’episodio, e il lieto fine che lo ha caratterizzato, ha ricordato a tutti quanto sia importante il valore dell’altruismo e il poter contare sugli altri, anche quando tutto sembra perduto. Al punto da ricevere non soltanto conforto, ma anche il giusto “sostegno” da chi non si era minimamente messo in conto. Un sostegno che, in questo caso, ha letteralmente salvato una vita.

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