Ferrario: «I tanti infortuni hanno frenato il Lanciano»

18 Maggio 2015

«Peccato per i mancati play off, ma la stagione è stata comunque positiva Il calcioscommesse? Storia vecchia, ho già chiarito e pagato con la squalifica»

LANCIANO. Un po’ rammaricato per non essere fuori dal rush finale per i play off, e tranquillo per la vicenda del calcio scommesse che è tornato a coinvolgerlo: Stefano Ferrario è sereno dopo il congedo stagionale dal Biondi. Con lo Spezia è rientrato dopo tre mesi di riposo forzato, portando a 20 le sue presenze in questo campionato cadetto, per un totale di 165 gare giocate da professionista.

«Sono soddisfatto dopo essere rimasto tanto tempo lontano dal campo tra infortuni e altro: avevo voglia di fare bene per novanta minuti», dice il difensore rossonero, «credo che abbiamo giocato con intensità e nel modo giusto: la prestazione è stata buona anche se abbiamo fallito qualche occasione da gol, come purtroppo è successo altre volte».

Sono stati gli stimoli a fare la differenza? «Quando si è già raggiunto l’obiettivo stagionale è normale che si abbassi l’asticella della tensione», spiega Ferrario, «ma nonostante questo a tratti gli abbiamo nascosto la palla, e abbiamo costruito l’opportunità per andare in vantaggio: se avessimo segnato, lo Spezia avrebbe avuto più difficoltà a giocare».

Il bilancio generale, per il centrale difensivo di origini lombarde, non è affatto negativo: «Il campionato nel complesso è positivo, perché abbiamo raggiunto la salvezza con tre giornate d’anticipo», dice Ferrario, «resta un po’ di rammarico per non aver raggiunto un obiettivo storico: se in questo momento ho un dispiacere è quello di non essere ancora in lotta per i play off, ma è giusto pure sentirsi gratificati dal percorso che ci ha portato alla salvezza. Abbiamo lasciato qualcosa per strada, altrimenti avremmo lottato fino alla fine per essere tra le prime otto», aggiunge, «salvarci era il nostro obiettivo all’inizio e siamo partiti da lontano per raggiungerlo, costruendolo con i 30 punti fatti all’andata. Probabilmente ci sono aspetti sui quali si poteva fare meglio, ma ci sono stati pure gli infortuni che ci hanno condizionato: ci stanno, ma noi siamo una squadra che non può permettersene troppi».

Per il resto, il difensore rossonero non sente il peso delle vicende extracalcistiche che lo hanno riportato sulle prime pagine dei giornali: «Sono le solite storie di quattro anni fa, le affronteremo in sede processuale: smentisco tutto, ho già dimostrato di non aver commesso illecito sportivo, anche se evidentemente a qualcuno piace fare la “caccia alle streghe”».

Prima di andare in vacanza c’è l’impegno conclusivo al Dall’Ara. Poi si penserà al futuro. Ferrario è arrivato in Abruzzo nel dicembre 2013, collezionando 28 presenze in una stagione e mezza. Più difficile dire quanti gol abbia segnato: uno di sicuro, ma la palla dentro, pur se non vista da arbitro e segnalinee, ce l’aveva messa anche a Catania; e poi c’è quel gol contro il Brescia realizzato in condominio con Monachello, sulla cui attribuzione non tutte le fonti sono concordi. Lo rivedremo a Lanciano?

«Ne ho parlato con Luca Leone e gli ho detto che io sono disponibile. Ho spiegato al direttore sportivo che la Virtus è la mia prima preferenza, e l’ho sempre ringraziato per aver creduto in me e per l’opportunità che mi ha dato: ora aspetto notizie».

Andrea Rapino

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