Viviani si candida ma non rompe con Rasicci

28 Dicembre 2017

L’ex segretario del Pd di Alba: «È diventato leghista? Non lo so, ma con lui sono d’accordo su tutto»

ALBA ADRIATICA. Renato Rasicci si candida a sindaco seguendo come sua stella polare Matteo Salvini. Ma anche Gabriele Viviani annuncia la propria discesa in campo come aspirante primo cittadino di Alba Adriatica, senza sigle di partito. Che sia finito l'idillio fra i due esponenti politici? «Assolutamente no», risponde Viviani. «Intanto, non sono a conoscenza del fatto che Rasicci si sarebbe avvicinato al movimento leghista (la notizia in realtà è stata ufficializzata il 24 dicembre dal coordinatore regionale di Noi con Salvini Giuseppe Bellachioma, ndr). Con lui ci sono fitti contatti e molti punti di convergenza. Ci ritroviamo praticamente su quasi tutto a partire dalla sicurezza, il turismo, l’ordine pubblico e la tutela ambientale. Questo conta per entrambi, oggi. Lungo questa direttrice ci muoviamo per il bene della nostra città». Che abbia acceso i fari su di sé, Viviani non lo manda solo a dire ma lo fa vedere. Sulle strade, negli schermi senza sonoro, campeggia un video che annuncia il suo impegno per la città mentre fa gli auguri di buon Natale. «La mia associazione denominata “Etica” va avanti, ma non chiude le porte a nessuno. Anzi. Vogliamo allargarci e trovare condivisioni fra i cittadini, le associazioni ed i movimenti. Più siamo, meglio è. Se altri vorranno condividere il percorso e gli obiettivi ci siamo, anche per valutare le candidature in lista ed il candidato sindaco». Dunque l’ex Pd Viviani, a cui in tanti rimproverano di essere diventato uomo di destra dopo essere stato espulso dal partito ed essersi avvicinato a Rasicci, va avanti nel convincimento che non ci sarà spartiacque con l’ex vice presidente della Provincia: «Guardo ai temi e non alle appartenenze, ma non escludo apparentamenti che garantirebbero la vittoria per l’amministrazione della città e l’attuazione dei temi a me cari». (a.d.p.)
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