Mauro: elegante e intelligente, ero il suo cocco
Massimo Mauro, 55 anni, oggi opinionista di Sky, è stato alle dipendenze di Bruno Pace nella stagione 1981-82. «Eravamo reduci dalla stagione con Burgnich che decise di andare a Bologna. E il...
Massimo Mauro, 55 anni, oggi opinionista di Sky, è stato alle dipendenze di Bruno Pace nella stagione 1981-82. «Eravamo reduci dalla stagione con Burgnich che decise di andare a Bologna. E il presidente Merlo ebbe la grande intuizione di portare in serie A Bruno Pace. Fu una scelta straordinaria. Bruno era uomo di grande intelligenza e fascino. Non ho incontrato nessun allenatore nella mia carriera che approcciava i giocatori come lui: tutto rapporto umano e psicologia. Si instaurava un rapporto fiduciario tra uomini, non solo tra allenatore e calciatore. Era l’opposto del sergente di ferro, ma poi era deciso in alcune sue prese di posizione. Ricordo, ad esempio, che non ebbe un rapporto facile con Claudio Ranieri che era il capitano. Bruno stravedeva per me, ero la stella di quella squadra. Io potevo fare anche qualche marachella, lui faceva finta di niente, perché in passato ne aveva fatte tante. Ero il suo cocco. Indimenticabili i racconti del periodo di Bologna di Oronzo Pugliese, quanti aneddoti! Ricordo come se fosse oggi: noi a bocca aperta ad ascoltare le storie di quello che per noi era anche uno zio. Ci raccontava esperienze di vita, oltre che di calcio. Feci solo un anno con lui, poi andai a Udine. Partivo da destra, ma avevo libertà di svariare. La nostra era una squadra tutto talento, dietro c’era esperienza. Lui gestiva con intelligenza. Uomo elegante e intelligente, aveva sempre la sigaretta in mano. Ne fumava due-tre pacchetti al giorno».

