Piccola Opera, piano anti-contagi

3 Maggio 2020

Nessun caso nella struttura. Rega: «L’istituto ha seguito subito i protocolli dettati dall’Istituto superiore di sanità» 

GIULIANOVA. L’emergenza sanitaria legata alla pandemia da coronavirus non ha inciso sul regolare svolgimento delle attività della Piccola Opera Charitas. Nessun contagio nella struttura giuliese e la salute dei pazienti e degli operatori, sin dai primi momenti, è stata posta sotto tutela attraverso un protocollo sanitario. Al riguardo Mimmo Rega, presidente della Fondazione, sottolinea: «Abbiamo agito d’anticipo e, prima ancora della delibera con cui il presidente della Regione ha recepito il decreto del presidente del consiglio dei ministri di marzo per la prevenzione del covid-19, abbiamo chiuso la struttura all’esterno e adottato le indicazioni suggerite dall’Istituto superiore di sanità nelle nostre comunità. Tutti gli operatori sono stati dotati di mascherine, camici, guanti e calzari. Abbiamo aperto il triage per il controllo in ingresso e per rafforzare ulteriormente la sicurezza. Nella vita quotidiana fuori dal centro il personale ha seguito un attento protocollo di distanziamento sociale». In qualche modo il coronavirus ha cambiato le abitudini del centro di riabilitazione mettendo comunque alla prova l’organizzazione della struttura che ospita cento pazienti disabili fisici, psichici e sensoriali. «Abbiamo messo in campo dedizione, competenza e amore e nella gestione dell’emergenza», aggiunge Rega, «e grazie ad un gruppo creato su whatsapp ho continuato ad avere un rapporto diretto con tutti i dipendenti». La Piccola Opera ha continuato a distribuire pasti ai meno abbienti e ora si prepara a riavviare alcune delle attività di assistenza, temporaneamente sospese.
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