Il sabato sera supera il test Covid: pochi in strada, regole rispettate

15 Novembre 2020

Tanta gente a passeggio solo durante il pomeriggio nelle vie dello shopping, la movida resta spenta La polizia costretta a intervenire solo per una lite. Sanzionato un locale che vende alcol a minorenni

PESCARA. Luci dei locali spente, serrande abbassate, nessuno in circolazione se non i riders che sfrecciavano per consegnare cene calde ai pescaresi. Anche ieri sera, come venerdì, il centro della città era deserto e la zona della movida era irriconoscibile. A parte pochi locali rimasti aperti per garantire il servizio di consegna a domicilio o l'asporto, è sceso il silenzio più assoluto sull'area che va da corso Umberto a piazza Muzii, passando per tutte le traverse che generalmente brulicano di giovani e sono piene di rumori, nel fine settimana, fino a notte fonda.
IL PATTUGLIAMENTO Il servizio interforze chiesto dal prefetto Giancarlo Di Vincenzo nell'ambito di una intensificazione delle attività di controllo sul rispetto delle disposizioni anti-Covid ha portato a un pattugliamento costante di questa zona e del centro storico, per accertare che tutto filasse liscio e non si creassero assembramenti.
Ma già dopo la chiusura dei negozi il centro della città ha cominciato a svuotarsi. E un po' alla volta le strade del divertimento si sono fatte deserte, ma non solo quelle. Lo sono state un po' meno nel pomeriggio, perché con i negozi aperti e i bar in modalità-asporto, più di qualcuno si è spinto nel cuore della città per la tradizionale passeggiata del sabato e per un po' di shopping, tanto che si è creata anche qualche fila, e in particolare spiccava la presenza di giovani e giovanissimi che non si fanno alcun problema a passeggiare fianco a fianco o a stringersi in gruppo.
LO SCHIAFFO Molti di loro sono stati attratti da un episodio che si è verificato a metà pomeriggio in piazza Salotto dove tre pattuglie della polizia sono intervenute dopo che un giovane, apparentemente ubriaco, ha preso a schiaffi un altro. Il primo è stato accompagnato in questura per l'identificazione, il secondo in ospedale per essere medicato. La polizia municipale, invece, è intervenuta per controllare cosa stesse accadendo dopo aver notato dei giovani che bevevano seduti ai tavolini di un locale (la consumazione non è consentita sul posto o nelle adiacenze).
I RAGAZZINI Si è scoperto che i ragazzini avevano comprato altrove le bevande alcoliche (per cui non ci sono state violazioni sul fronte Covid), ma erano minorenni (con più di 16 anni) per cui è scattata la sanzione all'attività che ha venduto quelle bevande. Di certo, con l'ingresso dell'Abruzzo nella zona arancione, la movida è stata azzerata: la conferma si è avuta ieri e due sere fa e questo dovrebbe essere un indicatore importante nella valutazione di altri eventuali misure da prendere in città (come la chiusura delle strade a rischio) per contrastare il pericolo di contagio, tanto più che ieri c'è stato poco movimento anche nel resto della città. Dovendo essere scongiurati gli assembramenti, si è deciso di costituire una cabina di regia in prefettura che si riunirà almeno due volte a settimana per fare il punto della situazione e valutare la necessità di ulteriori interventi. Negli ultimi giorni, il numero delle persone sanzionate si contava sulle dita di una mano, segno che gli appelli lanciati hanno colto nel segno.
DI VINCENZO Il prefetto, con l'ingresso nella zona arancione, ha chiesto ai pescaresi di capire la delicatezza del momento» e di comprendere anche che ciascuno «ha un ruolo da protagonista» nel contrasto al virus, la cui avanzata va arginata.
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