Addio al celibato con spogliarello Blitz dei carabinieri

Irruzione dei militari dopo le proteste dei residenti Il night Cult di via Napoli chiuso e fatto riaprire

MONTESILVANO. Ancora guai per il night club Cult di Montesilvano, in via Napoli. L'altra notte un blitz dei carabinieri ha interrotto sul più bello una festa di addio al celibato con classico spogliarello di un'affascinante e provocante mora, dopodiché è scattato il sequestro preventivo del locale con la denuncia all’autorità giudiziaria del rappresentante legale del locale, un 66enne di Giulianova. Il reato di cui dovrà rispondere l’uomo è tolleranza, favoreggiamento e sfruttamento alla prostituzione perché quanto stava accadendo all’interno del night rientra proprio nella fattispecie della prostituzione, stando alla ricostruzione dei carabinieri coordinati dal capitano Enzo Marinelli.

Il Cult non è nuovo a vicende del genere perché già in due occasioni, nel 2008 e 2011, i carabinieri hanno chiuso il locale dopo aver verificato al suo interno situazioni a luci rosse.

Stavolta il blitz è scattato a seguito di una serie di lamentele, arrivate ai militari dell’Arma dai residenti che reclamavano maggiore tranquillità.

Segnalazioni che, l’altra sera, hanno fatto scattare il blitz dei militari in borghese i quali, una volta dentro, si sono trovati di fronte a una scena che non lasciava spazio a dubbi. Una entreneuse seminuda, che aveva addosso solo il perizoma, si stava esibendo su un divano nella zona destinata agli spettacoli. Era lei l'attrazione di una festa di addio al celibato e ovviamente al centro delle sue attenzioni c’era il futuro marito, accompagnato dagli amici. La ragazza si è spogliata davanti a lui e poi, con fare provocante, ha sfilato al giovane la maglia, avvicinandosi e muovendosi in maniera sempre più sexi. La ragazza mora, alta un metro e 80, ha anche mimato un atto sessuale orale.

«Quanto basta», dicono i carabinieri, «per configurare la fattispecie della prostituzione», perché tra gli atti sessuali a pagamento rientrano «tutti quegli atti che coinvolgano una zona del corpo ritenuta idonea a manifestare o stimolare l’istinto sessuale» e questi comportamenti riconducono al reato di tolleranza, favoreggiamento e sfruttamento alla prostituzione.

Ecco perché il responsabile dell’attività è stato denunciato, esattamente come accaduto il 6 gennaio 2011 al gestore di allora a seguito di un controllo dei carabinieri. L’altra notte, dopo aver fatto saltare la festicciola, i militari hanno chiuso il locale e lo hanno sottoposto a sequestro preventivo, ritenendo che il reato potesse essere ripetuto, ma ieri il pm Valentina D'Agostino ne ha disposto la restituzione e la riapertura.

Flavia Buccilli

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