Aggredisce la fidanzata: arrestato 40enne violento

15 Gennaio 2023

Era stato affidato in prova ai servizi sociali ma ha continuato con insulti e minacce Ora è finito in carcere dopo la denuncia della donna e le indagini dei carabinieri

CITTÀ SANT’ANGELO. Nonostante fosse sottoposto alla misura dell’affidamento in prova ai servizi sociali, continuava a minacciare, a insultare e a picchiare la compagna. Ieri notte, prima che la situazione potesse ulteriormente degenerare, è stato arrestato dai carabinieri della stazione di Città Sant’Angelo e rinchiuso nel carcere di San Donato. Si tratta di un 40enne, che vive in paese.
Nei giorni scorsi, ai militari dell’Arma sono arrivate segnalazioni sulle continue violenze nei confronti della donna, da parte del 40enne. Sono state svolte delle indagini, che hanno confermato tutto, ossia che i comportamenti dell’uomo non erano cambiati. Immediatamente è stato interessato l’Ufficio di sorveglianza che, sulla base di quanto emerso, ha deciso di sospendere l’affidamento in prova ai servizi disponendo una misura più restrittiva. E, così, è finito in carcere. Per la vittima, forse è stata la fine di un calvario che andava avanti da mesi. Offese e botte continue, seguite dalle scuse, e poi di nuovo botte e minacce sino a quando la donna ha deciso di rivolgersi alle forze dell’ordine. Nonostante le denunce, le segnalazioni e i provvedimenti, l’uomo ha proseguito con le violenze, fra alti e bassi.
Una decina di giorni fa, sempre i carabinieri hanno arrestato un 35enne di Montesilvano. Lui, invece, minacciava e maltrattava la madre. I suoi comportamenti erano talmente aggressivi e violenti che il Tribunale, a dicembre, ha disposto il suo allontanamento dalla casa familiare insieme al divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla vittima. Ma, del tutto incurante del provvedimento, ha proseguito imperterrito. Il 4 gennaio, in piena notte, avendo ancora con sé le chiavi, è entrato in casa, terrorizzando la donna. E la vittima, approfittando di un attimo di distrazione, è riuscita ad allontanarsi e ad allertare i carabinieri, che in pochi minuti si sono precipitati sul posto. L’uomo è stato bloccato prima che potesse farle di nuovo del male e arrestato per aver violato le disposizioni del giudice. Inizialmente, nella speranza che potesse cambiare, la donna ha cercato di proteggere il figlio, assecondandolo nelle varie richieste. Poi, quando la situazione è diventata insostenibile e anche pericolosa per la sua incolumità, ha chiesto disperatamente aiuto.