Alice Rohrwacher in concorso Un certain regard per Asia Argento

14 Maggio 2014

Viva la famiglia! Se è la propria tanto meglio. La pattuglia italiana al Festival di Cannes sembra aver sposato questa filosofia, se è vero che famiglia e autobiografia sono al centro non solo de Le...

Viva la famiglia! Se è la propria tanto meglio. La pattuglia italiana al Festival di Cannes sembra aver sposato questa filosofia, se è vero che famiglia e autobiografia sono al centro non solo de Le meraviglie di Alice Rohrwacher, unico italiano in gara per la Palma d'oro, ma anche di Incompresa di Asia Argento, opera più che autobiografica che approda a Un Certain Regard. Infine, un nucleo familiare impossibile da vivere ma molto reale è quello di Più buio di mezzanotte di Sebastiano Riso (Semaine de la Critique), ispirato com'è alla vita di Fuxia, uno dei fondatori del locale gay romano Mucca Assassina. Insomma sotto lo sguardo fascinoso di Marcello Mastroianni che campeggia sul manifesto del Festival di Cannes 2014 e dell'omaggio alla regina Sophia Loren, ecco l'Italia che vedremo alla 67ª edizione.

Le meraviglie, secondo film di Alice Rohrwacher – che ha debuttato a Cannes nel 2011 con Corpo celeste – ha come protagonista la sorella della regista, Alba, insieme a Monica Bellucci, Maria Alexandra Lungu, Sam Louwyck. Di scena una famiglia di improvvisati apicoltori. Padre, madre e 4 figlie. Gente che parla le lingue e non c'entra niente con il mondo rurale che è solo il luogo di una fuga ideologica, di un modo di immaginare una vita fuori da certi schemi borghesi.

A Un Certain Regard c'è Incompresa di Asia Argento con Charlotte Gainsbourg e Gabriel Garko. Pura autobiografia, almeno nello spirito. Genitori artisti ingombranti e separati sballottano la ragazzina Asia da una casa all'altra. Un'infanzia non facile e senza equilibrio che può far perdonare ogni futura intemperanza e stranezza. Alla Semaine de la Critique ci sarà Più buio di mezzanotte, del regista catanese Sebastiano Riso, con Vincenzo Amato, Lucia Sardo e Pippo Delbono e con l'amichevole partecipazione di Fabio Grossi e Micaela Ramazzotti. Racconta di un disagio che diventa fuga. Quello di Davide, adolescente diverso dagli altri: assomiglia e ha i desideri di una ragazza. Così scappa di casa. E sceglie come rifugio il parco più grande di Catania: Villa Bellini. Qui vive un mondo a parte, in una famiglia allargata, che il resto della città finge di non vedere. Nella pattuglia Italia anche Lievito madre di Fulvio Risuleo, corto in corsa a Cinefondation, in cui si racconta il più classico dei triangoli: lui, lei, l'altro.Ma “l'altro” è fatto di acqua, farina e miele. Infine ci sono due episodi firmati da registi italiani nel film a più voci. I Ponti di Sarajevo. L'avamposto di Leonardo Di Costanzo, ricostruisce l'esperienza al fronte durante la Grande Guerra. E Il ponte di Vincenzo Marra: una coppia di bosniaci esiliati a Roma alle prese con le dolorose memorie dell'assedio di Sarajevo, all'inizio degli anni '90.