Area di risulta con i negozi Lite Confesercenti-Masci

Al via l’appalto da 10 milioni per il bosco in centro: un mese per presentare offerte Previsti anche bar e locali, il sindaco: «Piccoli chioschi». I commercianti dicono no
PESCARA. L’amministrazione Masci vuole andare veloce sull’appalto dell’area di risulta da 10 milioni per trasformare il parcheggio da 2.400 posti auto in un bosco. Ormai, per il Comune, è quasi un obbligo spingere sull’acceleratore perché c’è il rischio di perdere i fondi. E allora, anche se l’area di risulta è l’ultima grande scommessa di Pescara, c’è soltanto un mese di tempo per presentare le offerte e conquistare l’appalto del primo lotto che comprende prima la progettazione e poi realizzazione del parco centrale e del silos per i parcheggi. Il termine scade il prossimo 21 ottobre (ore 13). Ed è già scontro sugli spazi commerciali: «Siamo estremamente sorpresi dalla notizia, appresa dai giornali, secondo la quale nel progetto definitivo dell’area di risulta approvato dalla giunta comunale nei giorni scorsi sarebbero presenti cubature destinate alle attività commerciali», dice Marina Dolci di Confesercenti, «eravamo stati rassicurati anche negli ultimi giorni sulla assenza di negozi: ora è necessario un chiarimento con il sindaco».
Secondo le direttive dell’amministrazione Masci, nel parco ci saranno «una serie di attività e di funzionalità a carattere ricettivo da svolgere anche attraverso la dotazione di volumetrie a carattere commerciale». «La posizione dei commercianti pescaresi è sempre stata chiara e netta: no a superfici commerciali nell’area di risulta», sottolinea Dolci, «abbiamo contestato questa ipotesi quando era avanzata dal centrosinistra e lo faremo anche se si confermerà che la vuole il centrodestra». Dolci torna a chiedere parcheggi: «Vogliamo un’area di risulta che attragga persone, incentivi il viavai quotidiano verso le attività di ristorazione, i negozi e i servizi alla persona, e di fronte a un chiaro cambio di passo siamo anche pronti a modificare i nostri orari di apertura. Siamo stupiti dal fatto che solo pochi giorni fa siamo stati rassicurati sull’assenza di nuove superfici commerciali, salvo poi leggere la notizia opposta sui giornali».
Masci va avanti e parla di «piccoli chioschi» e cioè «bar, ristoranti, spazi di intrattenimento, luoghi di aggregazione»: «Si tratta di 8 distinte strutture di circa 80 metri quadrati di superficie ciascuno e una di circa 200 metri. Nella grande area verde che sorgerà nel cuore della città, sono stati immaginati dal Comune solo piccoli spazi, o chioschi, delle attività di dimensioni contenute, la cui finalità è rendere il parco vivo tutta la giornata».