Area di risulta, pronto l’accordo per la nuova sede della Regione 

La firma attesa entro la fine del mese: un ettaro per la realizzazione dell’edificio da oltre 40 milioni Il sindaco Masci: «Si avvicina un obiettivo atteso da decenni per la zona più preziosa d’Abruzzo»

PESCARA. La data si avvicina. È attesa tra la fine di marzo e i primi giorni di aprile, al massimo, la firma dell’accordo di programma tra il Comune e la Regione che porterà alla realizzazione nell’area di risulta del palazzo della Regione, un’opera da oltre 40 milioni. Ieri i dettagli sono stati messi a punto in una riunione tra i rappresentanti dei due enti, dal sindaco Carlo Masci al presidente del Consiglio regionale Lorenzo Sospiri, con il presidente del Consiglio comunale Marcello Antonelli, il vice sindaco Gianni Santilli, il presidente della commissione Lavori pubblici del Comune Massimo Pastore, il direttore generale della Regione Toni Sorgi e quello del Comune Pierluigi Carugno. E poi, ancora, Fabrizio Bernardini, Pierpaolo Pescara, Gaetano Silverii, Francesco Chiavaroli e Giuliano Rossi, per quanto riguarda i tecnici.
«Una riunione per chiudere la definizione dei contenuti dell’accordo di programma», dicono Masci e Antonelli sottolineando la natura tecnica dell’incontro che porterà in due o tre settimane a mettere a punto tutti gli atti, con la «definizione dei dettagli» e la firma. L’intesa individua l’area (un ettaro) dove la Regione realizzerà la propria sede, a spese proprie e sulla base dei parametri definiti dal Comune, dopo aver promosso una gara europea di progettazione.
«AVANTI SPEDITI»
«Si va avanti in maniera spedita», dice Masci ricordando che «quell’area aspetta da 35 anni» e fino ad oggi nessuna amministrazione è riuscita a promuovere la svolta, «mentre sono 50 anni che si aspetta la definizione della questione del Palazzo della Regione. Noi abbiamo un’idea e un progetto per l’area di risulta e una soluzione per la sede della Regione», mettendo a disposizione gli spazi dove realizzarla. «È un accordo di programma trasparente, pubblico su pubblico: l’alternativa sarebbe stata un accordo pubblico-privato ma la storia ci racconta che già in passato una iniziativa del genere è rimasta ingabbiata nei palazzi di giustizia», prosegue Masci.
«UN’AREA PREZIOSA»
Non ci sarebbe una zona migliore dove veder sorgere la sede della Regione, per il sindaco. «È un punto prezioso, quello dell’area di risulta, per la comodità di arrivarci», se si guarda «alla sostenibilità ambientale. «Lì ci si arriva da ogni parte d’Italia e con ogni mezzo, pubblico e privato, ma anche con i monopattini, in bici, oltre che in auto». E poi sempre in quell’area «Pescara avrà un grande parco centrale, che fino ad ora nessuno ha realizzato». Tutti obiettivi «molto vicini», sottolinea Masci.
presto la bonificaIl primo cittadino parla anche delle prossime tappe del percorso seguito dal Comune per dare una nuova vita all’area di risulta. «Va bonificata la zona sud, dove saranno realizzati parcheggio (silos) e parco, e quella dove sorgerà il nuovo terminal dei bus, nelle vicinanze del G hotel. A breve, entro la fine del mese, l’intervento sarà all’esame dell’Agenzia regionale per la tutela ambientale (Arta) dopodiché sarà promossa la gara e quindi la baonifica». Sono previsti « quattro - sei mesi, senza toccare i parcheggi». Nel frattempo partirà anche «il bando del parcheggio a silos (900 posti). Insomma, dopo 35 anni di parole al vento lavoriamo per concretizzare l’intervento» ed è stata già raggiunta una «fase molto avanzata», conclude Masci che pensa alla rinascita «dell’area più importante d’Abruzzo» dove, con il palazzo della Regione, «vengono meno gli spazi residenziali e commerciali». Sono previsti, oltre alla sede della Regione, 2.000 posti auto (tra i due silos e i parcheggi interrati), parco e verde, terminal bus e viabilità interrata.