Asl Pescara, deserto il bando per il manager anticorruzione

12 Maggio 2013

Nessun dirigente si fa avanti per l’incarico da 007 della sanità pubblica: bloccata l’operazione pulizia avviata dal direttore generale Claudio D’Amario

È bloccata l’operazione pulizia alla Asl avviata dal direttore generale Claudio D’Amario: nessuno dei dirigenti della Asl ha risposto al bando per diventare uno 007 della sanità pubblica e stanare episodi di corruzione. Il tempo per presentare le candidature per l’incarico di «responsabile della prevenzione della corruzione» è scaduto e nessuno si è fatto avanti. Forse, perché in palio non c’è un’indennità certa – «Resteranno immutati stato giuridico ed economico», così dice l’avviso pubblico – ma soltanto la possibilità di un extra «a seguito di valutazione positiva della attività».

E adesso? Sarà D’Amario a scegliere il dirigente-poliziotto che avrà i compiti di «stilare un piano triennale» per contenere i casi sospetti, occuparsi di «selezionare e formare» i dirigenti ad alto rischio di contatti strani tra aziende e Asl e verificare «la rotazione degli incarichi» in cui circolano i gettoni di presenza come commissioni di invalidità e patenti speciali. Con il bando avviato su un binario morto, D’Amario ha già contattato, per lettera, i dirigenti apicali della Asl per testare eventuali disponibilità. A breve, il manager dovrebbe ufficializzare la scelta. (p.l.)