CRONACA

Attentati con armi ed esplosivi, sgominata banda tra Pescara e Montesilvano

Operazione dei carabinieri. Presi anche gli autori delle intimidazioni a un imprenditore di Città Sant'Angelo

MONTESILVANO. Arrestati i mandanti e gli esecutori materiali degli attentati dinamitardi a Città Sant'Angelo tra il 2018 e il 2020. A renderlo noto sono i carabinieri della compagnia di Montesilvano.

I cinque arrestati si aggiungono a venti persone denunciate in stato di libertà e al sequestro di beni del valore di centinaia di migliaia di euro. I militari parlano di "un sodalizio criminoso" tra Pescara e Montesilvano che farebbe capo a un pregiudicato pugliese, considerato l'autore di una serie di gravi minacce e atti intimidatori contro un imprenditore del posto: colpi di arma da fuoco sparati contro l'automobile, incendio dell'autocarro e infine un ordigno rudimentale lasciato esplodere sotto l'abitazione. 

Secondo la ricostruzione dei carabinieri il pregiudicato, insieme a un cittadino albanese, puntava ad acquisire attività commerciali "mediante condotte tipicamente estorsive" per poi darle in gestione a prestanome in modo da "riciclare gli illeciti provenienti da attività delittuose" ed effettuare truffe. Sono 70 le truffe accertate dai carabinieri nei confronti di imprenditori del Pescarese e del Teramano, ma anche di altre regioni italiane (Emilia Romagna, Marche, Umbria, Lombardia) per un giro d'affari totale che sfiora un milione di euro. 

Dalle indagini è emersa anche la disponibilità di armi e munizioni, sequestrate nel dicembre 2018 a Cerignola.