Aumento dell'acqua bloccato per un voto: sindaci ancora divisi

Sindaci ancora divisi sull’incremento del 10 per cento delle tariffe. Dieci amministratori abbandonano l’assemblea dell’Ato al momento della decisione

PESCARA. La mancanza di un solo voto ha fatto saltare, per ora, l'aumento dell'acqua. Ieri, l'assemblea dei sindaci Ato non è riuscita ad approvare la proposta di incremento del 10% delle tariffe, perché non ha raggiunto la maggioranza di 33 voti favorevoli.

Un colpo di scena. Su 64 Comuni appartenenti all'Ato, hanno votato sì in 32, mentre i no sono stati 7, ma una decina di sindaci al momento del voto ha abbandonato l'assemblea, in via Raiale, probabilmente per non figurare tra i nomi di quelli che hanno espresso parere favorevole. La votazione sugli aumenti si ripeterà il prossimo 2 luglio, ma il segnale arrivato ieri pomeriggio è quello di un'assemblea ancora divisa.

Tuttavia, rispetto alle precedenti riunioni, la situazione è apparsa un po' cambiata. La maggior parte degli amministratori ha espresso un giudizio positivo sulla proposta avanzata dal comitato ristretto dei sindaci che ha ridotto l'incremento delle tariffe dal 30 per cento, avanzato dal commissario dell'Ato Pierluigi Caputi (nella foto), al 10 per cento. Allarmante l'avvertimento del commissario: «Se l'Aca fallisce, saltano anche i bilanci dei Comuni creditori».

Si sono espressi a favore della proposta anche quegli enti che avevano criticato inizialmente l'aumento richiesto da Caputi. Ha spiegato l'assessore Marcello Antonelli, in rappresentanza del Comune di Pescara: «Gli aumenti serviranno per riparare le reti idriche che disperdono il 60 per cento d'acqua». «Io ero e sono a favore degli aumenti, che sono necessari per soddisfare quei bisogni per garantire l'acqua pubblica», ha osservato il sindaco di Pianella Giorgio D'Ambrosio. «Gli aumenti sono impopolari, ma è necessario avere coraggio per rimettere a posto le cose. Poi, andremo a spulciare i bilanci dell'Aca», ha sottolineato il sindaco di Montesilvano Pasquale Cordoma. Contro gli incrementi si è espresso il sindaco di Torre de' Passeri Antonello Linari. «Sono convinto che si possano trovare altrove i fondi necessari ed evitare gli aumenti», ha detto. Tra i contrari anche il sindaco di Tocco Riziero Zaccagnini: «La proposta del comitato dei sindaci, di cui faccio parte, è un primo passo. Prima di votare è necessario convocare un'assemblea straordinaria dell'Aca».

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