RICERCA INDUSTRIALE

Auto elettrica, c’è anche l’Abruzzo 

Accordo al ministero per un investimento Fca da 120 milioni. Ricadute positive sulla fabbrica del Ducato

PESCARA. Lo studio e lo sviluppo dell’auto del futuro passa anche attraverso L’Abruzzo. Sevel e Polo Automotive, assieme alla regione Abruzzo, entrano a pieno titolo nel protocollo d’intesa con FCA e il Centro Ricerche Fiat da 150 milioni per un piano di attività di ricerca e sviluppo incentrato sul Veicolo per la mobilità del futuro e la Fabbrica Intelligente. Con l’Abruzzo hanno firmato le regioni Piemonte, Campania e la Provincia Autonoma di Trento.
Sono quattro le linee di progetto indipendenti che verranno sviluppate nei siti piemontesi di Orbassano e Torino, di Pomigliano d'Arco e di Trento: la prima è finalizzata allo sviluppo di tecnologie mirate al miglioramento dell’efficienza dei motori, la seconda è relativa alle nuove tecnologie per lo sviluppo delle architetture ibride ed elettriche, la terza è rivolta alle tecnologie di comunicazione per il veicolo connesso geo-localizzato e la quarta fa riferimento a un processo di sviluppo totalmente digitalizzato. La parte della ricerca e dei processi innovativi legati al progetto verranno invece svolti in Abruzzo grazie un finanziamento dei fondi europei su Ricerca e Innovazione.
«L'Abruzzo è chiamato a recitare un ruolo di coordinamento di tutte le attività di ricerca legate al progetto» spiega il vicepresidente della giunta regionale Giovanni Lolli. «Noi eravamo fuori da questo progetto; in due anni abbiamo portato a termine un lavoro intenso, grazie anche al polo Automotive, che ci ha permesso di rientrare nell'investimento nazionale di FCA. È un successo importante non solo per gli effetti occupazionali ma anche per le prospettive che si aprono e che collocano l’Abruzzo all'interno del perimetro della ricerca FCA con innegabili ricadute positive sull'intero sistema regionale». Per il direttore del Polo Automotive Raffaele Trivilino è una garanzia per il futuro del Ducato con ricadute produttive sull’intera regione. Il protocollo d'intesa prevede un investimento complessivo di oltre 150 milioni di euro tesa a rafforzare la competitività del settore automotive italiano. Un settore che nel 2016 ha visto proseguire il trend positivo avviato nel 2015 per quanto riguarda la produzione di autoveicoli in Italia (+9%, per un totale di 1.103.000 unità). L'iniziativa annunciata ieri, hanno spiegato gli attori dell’accordo, è coerente con le linee di politica industriale del Piano nazionale Industria 4.0 varato dal governo, che accompagna gli investimenti a maggior contenuto tecnologico ed innovativo del sistema produttivo del Paese. Con l’obiettivo di cogliere le opportunità della cosiddetta «quarta rivoluzione industriale»: la trasformazione digitale del manifatturiero.