Basta “Cocco bello”: vietati in spiaggia i fischietti e le urla 

Frutta, granite e vestiti: nuove regole per gli ambulanti Per chi non rispetta il divieto, sospensione dalle 13 alle 15

PESCARA. Impossibile trovare un frequentatore di spiagge che non ha mai sentito strillare la frase “Cocco bello”, intervallata dal suono del fischietto a richiamare ulteriormente l'attenzione dei bagnanti. Da qualche estate, su quelle pescaresi non di rado si sente anche chi promuove “anguria, melone e ananas”. Ma da quest’anno gli ambulanti “strilloni” potrebbero diventare un lontano ricordo. Il Comune ha deciso di silenziare fischietti, voci squillanti, megafoni e tutti quei metodi che i venditori ambulanti sulle spiagge utilizzano per segnalare il loro passaggio e far avvicinare ai propri carrettini più clienti possibili, invitando ad assaporare frutta fresca, ciambelle, granite, l’immancabile cocco fresco o acquistare costumi e parei colorati. La giunta ieri ha stabilito che questa estate potranno essere al massimo 14 le autorizzazioni per la vendita itinerante sulla sabbia. Di queste, quattro riguardano la frutta di stagione, quattro granite e noci di cocco, due i prodotti dolciari e quattro gli articoli da mare non alimentari.
Il servizio Suap e mercati del Comune dovrà provvedere alla redazione di un bando apposito per assegnare le concessioni. Ma quest’anno c’è la novità. «Per la prima volta abbiamo pensato», sottolinea l'assessore al Commercio e alle Attività produttive, Alfredo Cremonese, «di inserire un elemento aggiuntivo volto a tutelare il riposo e il relax dei bagnanti che scelgono di trascorrere qualche ora di tranquillità sulle nostre spiagge. Nell’indirizzo di decoro e compostezza che stiamo cercando di dare alla città, abbiamo deciso di non far urlare, fischiare o attirare l’attenzione in modo rumoroso. In caso di violazione, andremo a sospendere la vendita in una limitata fascia oraria». Al fine di garantire l’ordine e la quiete pubblica, si legge nella delibera, «è vietato nella maniera più assoluta l’uso di fischietti e megafoni, per attirare l’attenzione dei potenziali utenti, così come è assolutamente vietato urlare o richiamare comunque in modo sconveniente e rumoroso per incentivare le vendite, in modo da impedire in ogni caso qualsiasi forma di disturbo». Verranno promosse attività di controllo e in caso di violazione, potrà essere imposta la sospensione obbligatoria della vendita tra le 13 e le 15, orario clou per il pranzo e per la siesta.