Bollette dei poveri pagate con le offerte dei fedeli

La storica parrocchia dei Colli aiuta centinaia di famiglie indigenti distribuendo viveri e vestiti. Ogni mese i frati versano 8mila euro per fatture, medicine e affitti

PESCARA. Nel cuore del quartiere dei Colli c’è una parrocchia che aiuta centinaia di famiglie indigenti. È la storica basilica della Madonna dei sette dolori, gestita dai frati Cappuccini, punto di riferimento di migliaia di fedeli, non solo di Pescara, ma anche dei paesi limitrofi. Basti pensare ai tanti cittadini del capoluogo adriatico e dintorni che ogni mattina, alle 6, si recano in chiesa per assistere alla messa di padre Guglielmo Alimonti, discepolo di padre Pio. Nella parrocchia, guidata da padre Vincenzo Di Marcoberardino, in determinati giorni della settimana si distribuiscono, con l’aiuto della Caritas, viveri di ogni genere e anche vestiario. Non solo. I frati provvedono poi al pagamento delle bollette di luce, gas e acqua, degli affitti delle abitazioni, delle medicine e di altre necessità utilizzando le offerte dei fedeli e, quando non bastano, anche i soldi della loro comunità religiosa.

Un’opera di generosità che solo i parrocchiani conoscono, perché i frati Cappuccini non amano la pubblicità. «La Caritas parrocchiana funziona da 20 anni», racconta padre Vincenzo, «e ogni anno registriamo un incremento delle famiglie che si rivolgono a noi per avere un aiuto».

Il primo aiuto è quello della distribuzione dei viveri, che avviene per due giorni alla settimana, sia per la frutta, la verdura e i surgelati, sia per il pane. «I viveri», spiega il parroco, «provengono dal Banco alimentare e una parte dalla nostra parrocchia. Assistiamo, in media, un centinaio di famiglie. Alcuni anni fa erano molte di più, ora sono diminuite perché ci hanno imposto la regola di aiutare solo gente della parrocchia».

Ma il lavoro dei frati non finisce qui. «Due volte alla settimana», afferma padre Vincenzo, «alcune persone si recano con un pulmino al centro agroalimentare di Cepagatti per prendere dei prodotti che non vengono solitamente messi in commercio, ma sono comunque ottimi per l’alimentazione». In tutti i mercoledì pomeriggio del mese, invece, avviene la distribuzione del vestiario. I frati hanno organizzato una sorta di magazzino, sopra la parrocchia, con i capi di abbigliamento donati da cittadini e aziende. In questo modo, vengono distribuiti vestiti e scarpe a uomini, donne e bambini che ne hanno bisogno.

C’è poi il centro di ascolto, dove si rivolgono le famiglie che non ce la fanno a pagare bollette e gli affitti. I frati, grazie alle offerte dei fedeli e ai loro soldi, riescono a pagare bollette di luce, gas, acqua, i canoni di affitto, le medicine e altre necessità. In media, ogni mese i frati spendono circa 8mila euro per bollette e canoni. «Noi aiutiamo persone che chiedono l’elemosina, ma anche quelle che non riescono ad arrivare alla fine del mese», rivela il parroco, «ovviamente, verifichiamo le effettive condizioni economiche di coloro che si rivolgono a noi e talvolta, quando è possibile, gli chiediamo di partecipare alla spesa delle loro bollette».

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