Cantiere sull'Adriatica sud negozianti in ginocchio «Siamo in mezzo ai topi»

La denuncia: «Disagi e sporcizia. Siamo in mezzo ai topi»

PESCARA. La spia del disagio quotidiano vissuto dai commercianti è rappresentata da due cartelli affissi lungo via Nazionale Adriatica sud, qualche metro prima del bivio per san Silvestro: «Sma supermercato raggiungibile» e «Farmacia raggiungibile». Le scritte campeggiano sulle transenne mobili che segnalano i lavori in corso, una specie di monito per i passanti e un grido d'aiuto per le istituzioni. 

«La stagione estiva è rovinata, abbiamo subìto danni considerevoli per colpa di questo cantiere infinito», dice Patrick Ongetta, socio del ristorante Le Lampare, indicando il senso unico di marcia e le recinzioni che corrono lungo l'intero tratto della Nazionale sud, «Non abbiamo più clienti che approfittano della pausa pranzo prima di tornare al lavoro. Misuro le entrate con il ricambio delle tovaglie: prima dei lavori la spesa sostenuta era di 900 euro al mese, adesso è pari a 500 euro. Una perdita di quasi un terzo». 

Sono trascorsi quasi due mesi dall'inaugurazione del cantiere. Le fogne prive di copertura, con il caldo, emettono odori sgradevoli e nel quartiere si è verificata un'invasione di topi. Nelle intenzioni del sindaco Luigi Albore Mascia, il progetto di porre fine agli allagamenti e ai disagi attraverso il potenziamento del sistema di raccolta delle acque bianche si doveva portare a termine il 4 luglio. La data si legge anche sul cartello a firma del Comune e della Provincia di Pescara. Dopo un'ulteriore proroga di venti giorni, comunicata in una nota, l'impressione dei residenti è che «la conclusione non avverrà prima della fine di settembre». 

«Dopo giorni e giorni di attività, gli operai hanno scoperto l'esistenza di ulteriori tubi per l'allacciamento della rete fognaria e i tecnici del Comune hanno ripreso a effettuare le misurazioni», si rammarica Alessandro Gorni, titolare dell'autoscuola omonima. 

«Ho sentito che i ragazzi a inizio agosto andranno in ferie. E a noi chi ci pensa?», ribatte Luciano, titolare del bar Camplone, «La mia attività ha riscontrato perdite del 50 per cento. Io vendo caffè, ma con la strada parzialmente chiusa, più nessuno arriva fin qua per prendere un buon espresso». Dello stesso avviso il titolare del negozio di ceramiche Del Melo: «Se non lavoriamo a luglio e ad agosto, quando possiamo farlo?», si chiede. 

In seguito alle proteste dei residenti per l'interruzione dei lavori e alla richiesta di risarcimento per i danni subiti, il sindaco Albore Mascia aveva provato a smorzare i toni della polemica promettendo la fine dell'intervento di sistemazione entro 20 giorni. «L'interruzione dei lavori», spiegava, «consentirà al responsabile del procedimento di realizzare una variante in corso d'opera. Abbiamo previsto di dirottare sulla nuova linea anche gli allacci delle acque nere provenienti dalle utenze abitative. Entro luglio l'intero cantiere sarà completato».

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