Caro energia, protesta sospesa «Ok ai 5 milioni per le famiglie» 

Le 15 sigle apprezzano «la decisione del Consiglio regionale di aver stanziato fondi nella manovra» Ma avvertono: «Entro il 31 dicembre attendiamo aiuti anche a favore del mondo delle imprese»

Cinque milioni di ristoro alle famiglie per affrontare il caro bollette, per ora, rappresentano un’apertura di credito che frena la protesta di associazioni e sindacati. Lo dicono in maniera chiara, in un documento congiunto, i rappresentanti delle 15 sigle sindacali che hanno dato vita alla protesta. «Salutiamo con favore», sottolineano, «l’esito positivo della riunione del Consiglio regionale con la decisione – per adesso limitata alle famiglie – di prevedere nella manovra finanziaria risorse pari a cinque milioni di euro per offrire ristoro contro il caro-bollette. Di questo risultato intendiamo ringraziare anche i consiglieri regionali di opposizione, che hanno voluto dare sostegno con la loro iniziativa e con i loro emendamenti alle nostre proposte».
I rappresentanti di quindici sigle associative abruzzesi sono espressione del mondo dell’agricoltura, dell’artigianato, del commercio, della cooperazione, della piccola industria, del turismo, dei servizi e dei sindacati dei lavoratori.
Agci, Casartigiani, Cia, Claai, Cna, Confapi, Confartigianato, Confcommercio L’Aquila, Confcooperative, Confesercenti, Legacoop, Cgil, Cisl, Uil e Ugl aggiungono che «resta invece aperto il tema del sostegno contro il caro energia anche nei confronti del mondo dell’impresa, che attraverso la nostra voce ha rivolto alla Regione richieste pressanti. Il fatto che questo capitolo possa trovare risposte solo attraverso la rimodulazione dei fondi strutturali europei, da portare a termine entro il 31 dicembre prossimo, ci induce a sospendere la manifestazione e a mantenere aperto lo stato di mobilitazione annunciato le scorse settimane».
«E questo», concludono, «anche in ragione del fatto che resta aperta l’agenda della discussione con il governo regionale, che si è impegnato a riconvocarci a breve, per affrontare i temi quali la riduzione delle addizionali Irpef ed Irap, il sostegno alla nascita delle comunità energetiche, gli aiuti per l’installazione di impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili».
Associazioni e sindacati chiedevano la sospensione per 4/6 mesi delle addizionali Irpef e Irap a carico di imprese e famiglie, di rimettere in campo i fondi provenienti dalla programmazione 2014/20, e l'anticipazione di quelli della nuova programmazione 2021/27, oltre all'eventuale rimodulazione del Pnrr. Come anche l'erogazione di un credito di imposta di almeno il 50% alle imprese che decidono di installare pannelli fotovoltaici e il potenziamento, con risorse finanziarie rilevanti, dello strumento delle Comunità energetiche, con particolare attenzione alle aree montane.