MANOPPELLO 

Centinaia di firme contro l’autovelox sulla Tiburtina

Sottoscritta ieri la raccolta di firme per regolare il contestatissimo impianto sulla statale, all'incrocio con via Moro

MANOPPELLO. Centinaia di persone hanno sottoscritto ieri la raccolta di firme per la regolazione dell'autovelox, posto sulla Tiburtina Valeria a Manoppello Scalo, all'incrocio con la via Aldo Moro, nel banchetto che gli iscritti al Pd, con il segretario Alessio Blasioli, hanno installato nel centro della città.
Oggi, l'iniziativa si ripeterà secondo il programma stabilito per dare la possibilità a tutti di manifestare il disappunto verso un tipo di controllo di velocità e di transito che si sarebbe rivelato anche non del tutto regolare. «La sottoscrizione», spiega Mancini «non si limiterà solo a Manoppello, ma sarà allargata nei prossimi giorni a tutto il territorio circostante poiché utenti automobilisti devono, per motivi di lavoro soprattutto, attraversare quell'incrocio per spostarsi dai centri del circondario». I maggiori utenti multati a seguito del rilievo della fotocamera montata sul semaforo sono automobilisti che si recano al lavoro nei numerosi opifici che sorgono nella zona sul territorio di Manoppello e dei paesi limitrofi. I residenti a Manoppello riescono ad evitare l'incrocio percorrendo vie interne per spostarsi nell'ambito del territorio comunale, chi non le conosce però ha elevate probabilità di incappare nella inesorabile fotocellula, tanto che il Comune di Manoppello ha previsto in bilancio una cifra in entrata imputata all'autovelox di svariate centinaia di migliaia di euro.
La firma che viene richiesta è per l'installazione di un dispositivo "count down", ossia di conto alla rovescia per avere il segnale del tempo, in secondi, rimanente per l'attivazione delle luci di differente colore per evitare agli automobilisti di essere fotografati a fine attraversamento quando scatta il rosso. (w.te.)