Carla Tiboni, legale dei Cicalini, e Italo Colaneri, avvocato del pugile

FRANCAVILLA/ L'APPELLO

«Chi ha visto, ora si faccia avanti» 

I legali dei Cicalini chiedono aiuto. Sentito un tabaccaio della zona

PESCARA. «Chiediamo a chiunque avesse visto qualcosa, di farsi avanti e raccontare tutto ai carabinieri di Francavilla per aiutarli nell'indagine che stanno conducendo». A lanciare l'appello è l'avvocato Carla Tiboni, che insieme al collega Angelo Pettinella assiste la famiglia di Antonio Cicalini. «La dinamica dell'accaduto è chiara», assicura il legale, «ma ulteriori testimonianze sarebbero utili per chiudere il cerchio». Dello stesso tenore sono le parole del nipote di Cicalini, Paolo, che dal suo profilo Facebook scrive un lungo post: «Non possiamo raccontarvi il dolore, non possiamo raccontarvi che cosa vuol dire vedere una persona così tanto amata legata in un letto d'ospedale, mani e piedi e sapere che ha sprecato le ultime energie per rantolare dal dolore, prima di entrare in coma. Ora chiediamo un grande gesto, legalmente e moralmente, da parte di tutta la nostra comunità: chiunque abbia assistito all'aggressione avvenuta intorno alle 14,30 al semaforo di viale Alcione a Francavilla, altezza ponte Alento, si faccia vivo, ci contatti o contatti i carabinieri». Quindi lascia anche un suo recapito: «Sentitevi liberi di chiamarmi al 328/9284426. Ogni dettaglio può essere determinante. Ogni elemento potrà essere utile a ricostruire questa storia maledetta. Vi chiediamo di condividere l'appello di tutta la nostra famiglia, senza scrupoli o timori». In realtà, un testimone, un tabaccaio della zona, è già stato individuato e ascoltato dai carabinieri, anche se non è chiaro se si trovasse sul posto fin dall'inizio della lite o se sia arrivato quando Cicalini era già a terra.

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