Cilli al sindaco: è ora di pagare gli espropri del Palaroma

MONTESILVANO. Si torna a parlare degli espropri mai pagati dal Comune per la costruzione del PalaRoma. A riprendere l’annosa questione è una mozione presentata dai consiglieri comunali di opposizione...

MONTESILVANO. Si torna a parlare degli espropri mai pagati dal Comune per la costruzione del PalaRoma. A riprendere l’annosa questione è una mozione presentata dai consiglieri comunali di opposizione Paolo Cilli (Pdl) ed Ernesto De Vincentiis (Montesilvano Futura), che invitano il sindaco Attilio Di Mattia a mettere fine ad un ritardo lungo un ventennio. «Dopo oltre 21 anni dall'approvazione del primo progetto per la realizzazione del palasport, oggi Palaroma», scrive Cilli in una nota, «il Comune non ha mai pagato le aree espropriate». 

Secondo quanto riferisce l'esponente dell'opposizione in consiglio comunale sarebbero oltre 30 gli intestatari delle aree, tra cui diversi proprietari anche deceduti, che aspettano i pagamenti. Quanto al valore degli espropri si arriverebbe complessivamente ad un importo superiore ai 400mila euro. Un progetto, quello della realizzazione del palazzetto dello sport, approvato nel 1991 che prevedeva l'esproprio di alcune aree, per un totale di 400 milioni di lire.

Le stesse aree che, stando al contenuto della mozione consiliare, risulterebbero ancora intestate ai vecchi proprietari, anche considerando il fatto che «non risulta essere mai stato fatto alcun atto di compravendita né di esproprio tra i privati cittadini e l'amministrazione comunale».

I consiglieri Cilli e De Vincentiis ritengono che sia questo il momento giusto per risolvere il problema dal momento che l'amministrazione è intenta a redigere il bilancio di previsione e può, dunque, inserire tali uscite nel documento contabile. «Visto che l'amministrazione pubblica deve far valere il principio di imparzialità, e che mi sembra corretto non far pesare ancora a queste persone una simile mancanza», aggiunge Cilli, «riteniamo sia giusto dare ristoro economico a costoro, scusandoci a nome della collettività».

Una questione che da anni, ormai, rimbalza da un'amministrazione all'altra senza tuttavia essere risolta. Al centro delle polemiche, nel corso degli anni, gli espropri relativi sia all'area dove sorge il Palaroma sia la zona retrostante destinata, secondo il progetto, a parcheggi a raso, campo da calcetto e verde attrezzato.

«Sicuramente questa mancanza non è da ascrivere all'attuale sindaco e alla sua maggioranza», sottolinea Cilli, «ma ora loro, in sede di bilancio, hanno la possibilità, anzi l'obbligo, di mettere fine a questa ingiustizia. Non c'entrano i colori politici, né i vessilli dei partiti, vi è semplicemente da vergognarsi e porre fine a questa storia».    (a.l.)

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