Città in festa per i 206 anni di San Nunzio

12 Aprile 2023

PESCOSANSONESCO. Quattrocentosessantacinque anni fa Pescosansonesco era una contea. Antico feudo di Popoli, il 30 marzo 1558, Pesco «acquisisce l'importante privilegio di contea con diploma del re...

PESCOSANSONESCO. Quattrocentosessantacinque anni fa Pescosansonesco era una contea. Antico feudo di Popoli, il 30 marzo 1558, Pesco «acquisisce l'importante privilegio di contea con diploma del re Filippo II, figlio di Carlo V, e il feudatario Giovanni Giuseppe Bonaventura Cantelmo diventa il primo conte». La rivelazione è contenuta nel libro «Scopriamo le storie nascoste e sorprendenti di Pescosansonesco», scritto dalla storica Cesira Luciani Cassiani, studiosa delle tradizioni e della cultura pescolana. Nel volume la maestra Cesira, così chiamata affettuosamente dai suoi ex alunni, svela curiosità e aneddoti legati alla terra di San Nunzio, alla vigilia del 206esimo anniversario della nascita, il 13 aprile 1817, del santo dei giovani morto a 19 anni, il 5 maggio 1836. Un capitolo del volume (dedicato ai figli Rossana, Marilena e Antonello) e distribuito nelle scuole elementari dal sindaco Nunzio Di Donato, è dedicato proprio al santuario di San Nunzio che inizialmente era «una cappellina costruita nel 1891 a Riparossa, nel luogo dove Nunzio si recava a lavare la piaga nell'acqua che sgorgava dalla roccia» ricavata all'interno della chiesa davanti alla quale da oltre due secoli sfilano i pellegrini in preghiera e in raccoglimento. Oltre alle ricche e dettagliate descrizioni su come e quando Pescosansonesco sia diventata contea, nel libro di 232 pagine Cassiani ricostruisce le origini del paese con dovizia di particolari, frutto di intense ricerche durate anni e corredato da straordinarie foto d'epoca in bianco e nero.
La storica narra della frana dell'11 febbraio 1934 quando si aprì una voragine davanti alla chiesa di San Giovanni e fu panico generale tra i presenti alla messa domenicale, la costruzione delle baracche dopo il terremoto del 13 gennaio 1915, il mercato punto di riferimento delle comunità vicine. E tante sono le curiosità storiche sulle chiese, tra cui quella con i simboli templari di Santa Maria in Blesiano (all'Ambrosiana o Pesco nuovo), sul castello, le contrade, le grotte, l'area archeologica del Monte Queglia, il lago “senza nome”, i tanti sigilli comunali, le attività artigianali del passato. Poi Cassiani svela l'origine comune tra Pesco e la vicina Corvara. (c.co.)