Cittadella dell’infanzia: a rischio i fondi per i bimbi 

I lavori nella struttura di via Tavo non sono stati ultimati, ma il tempo stringe Ieri l’appello della commissione comunale: «Gli assessori intervengano subito»

PESCARA. I lavori per adeguare l’ex sede del consiglio di circoscrizione, in via Tavo, non sono finiti. Eppure l’intervento doveva essere terminato entro il 13 ottobre, per trasformare questi spazi nella Cittadella dell’infanzia, un luogo speciale a disposizione del quartiere, dove erogare servizi per i bambini, le famiglie, gli insegnanti e gli educatori. Ieri mattina la commissione comunale Controllo e garanzia, presieduta da Piero Giampietro, ha scoperto che il cantiere è ancora aperto, nonostante la scadenza imminente. Il che vuol dire che si rischia di mettere a rischio il finanziamento di 680mila euro, concesso dalla fondazione “Con i bambini”.
Per dar vita a questo progetto si sono unite 19 realtà diverse, tra associazioni, Comune e Regione, con la cooperativa Orizzonte che fa da capofila. E i primi progetti, cioè le prime attività, sono già partite. Ma molto ruota attorno alla ex sede di quartiere ed ex scuola di via Tavo, che deve diventare il fulcro dei servizi contemplati nel progetto. «I lavori», spiega Giampietro, «sono partiti ad aprile e il cantiere andava concluso il 6 ottobre ma è stata concessa una proroga di una settimana. La commissione si è riunita lì per valutare lo stato dell’arte», ipotizzando che fosse tutto finito. Ma non è così. «Il cantiere era chiuso e abbiamo dovuto attendere l’arrivo di un operaio, che ha detto di essersi assentato. E abbiamo scoperto, insieme al direttore dei lavori, al tecnico del Comune e alle coordinatrici della cooperativa Orizzonti, che il progetto non è stato completato».
Giampietro è stupito che «nessuno, in Comune, abbia acceso i riflettori sulla questione, visto che la nuova amministrazione si è insediata da mesi. Ora speriamo che si acceleri e che si recuperi il tempo perduto. Certo, la situazione è preoccupante».
A chiedere che intervenisse la commissione è stata la consigliera Stefania Catalano che a suo tempo ha collaborato al progetto per l’Ufficio scolastico provinciale e di recente ha raccolto le perplessità della Cooperativa, oltre ad aver effettuato una visita qualche giorno fa. Ieri «tutti sapevano che saremmo arrivati, ma non abbiamo trovato nessuno. E poi, entrando, abbiamo scoperto che l’opera non è terminata e il bagno era allagato. Da quello che abbiamo visto, sarà tutto concluso entro il 13 solo se l’impresa impiegherà 10 persone al giorno», aggiunge la rappresentante del Pd, dispiaciuta per questa situazione perché «il progetto è complesso e importante e se n’è parlato a livello nazionale. Nei prossimi giorni torneremo lì». E poi sottolinea «la superficialità e l’inadeguatezza che è stata mostrata» sulla Cittadella. «Si parla tanto della mancanza di fondi sul sociale ma quando i finanziamenti ci sono, ecco cosa accade. Il Comune», conclude, «doveva supervisionare e monitorare».
È basita anche Marinella Sclocco che ha seguito dall’inizio questo progetto in veste di assessore regionale alle Politiche sociali e ieri si aspettava «di vedere tutt’altro. La politica», dice il consigliere comunale, «deve stare con il fiato sul collo di chi sta portando avanti i lavori perché si rischia di mettere in difficoltà la cooperativa. E io dubito che in questi quattro mesi il Comune – con i vari assessori che se ne occupano - abbia fatto qualcosa per sollecitare l’intervento. Se non si potrà effettuare la rendicontazione, visto che i lavori non sono stati ultimati, è possibile che la fondazione non erogherà subito le somme finanziate ma in un secondo momento. E pensare che i beneficiari dei servizi sono coloro che vivono in questa zona», una delle più difficili di Pescara, a cui hanno pensato tutti i soggetti che aderiscono al progetto.
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