Controlli notturni con i vigilantes

Protocollo per la sicurezza tra guardie giurate, prefettura e forze dell'ordine

PESCARA. Più sicurezza per i cittadini. È nato con questo obiettivo il protocollo d'intesa firmato ieri in prefettura e chiamato «Mille occhi sulla città». In base a questo accordo, voluto a livello nazionale dal ministro dell'Interno Maroni, le forze dell'ordine e la polizia municipale si avvarranno della collaborazione degli istituti di vigilanza privata. Accadrà a Pescara e Montesilvano.

Ad apporre la firma di adesione sono stati il prefetto Paolo Orrei, che saluta Pescara con questo atto e si trasferisce alla prefettura di Ancona, i sindaci di Pescara e Montesilvano, Luigi Albore Mascia e Pasquale Cordoma, e i rappresentanti di Ivri, Scortitalia, Italpol, Daga security, Vigilantes group, Coopservice, Federalpol e Aquila. Alle guardie giurate si chiede di collaborare con carabinieri, polizia e vigili urbani attraverso un'attività di osservazione del territorio e segnalazione alle centrali operative di eventuali situazioni anomale o di pericolo.

Per contrastare il crimine, si è deciso di attivare «mille occhi sulla città», cioè lo sguardo di chi si muove costantemente su Pescara e Montesilvano, specie di notte.  Le guardie giurate che lavorano per gli otto istituti coinvolti dovranno lanciare l'allarme e segnalare, per esempio, la presenza di persone sospette vicino a banche e uffici postali, soggetti in difficoltà, ostacoli alla circolazione, interruzione di energia elettrica, episodi di degrado urbano e disagio sociale e tutto quanto possa essere riconducibile alla commissione di reati.

Saranno le forze dell'ordine e la polizia municipale, poi, a intervenire. Il tutto sarà definito da un tavolo tecnico e monitorato dalla prefettura e non sono previste spese extra per gli istituti di vigilanza e lo Stato. «Un'idea vincente», ha commentato Mascia cogliendo l'occasione per tessere le lodi del prefetto che «a Pescara lascia un solco». «Un prefetto sempre presente e vicino ai sindaci», ha aggiunto Cordoma che ha aderito con convinzione al protocollo perché c'è bisogno «non di mille, ma di diecimila occhi».

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