Corso Umberto, ora è allarme incidenti 

I nuovi paletti in cemento, pericolosi per ciclisti, pedoni e disabili, al centro della commissione Vigilanza: subito interventi

MONTESILVANO. Corso Umberto rischia di essere pericoloso soprattutto per i ciclisti, per i pedoni e per i disabili. Il grido d’allarme in merito ai lavori di riqualificazione che da mesi stanno interessando il tratto più a nord della nazionale di Montesilvano è stato lanciato questa settimana dai consiglieri di opposizione. In particolare, il presidente della commissione Vigilanza, Stefano Girosante del Partito democratico, ha deciso di convocare una seduta proprio sul tema, invitando anche il comandante della polizia locale Nicolino Casale. Una riunione che, se da un lato è servita a segnalare alcune criticità riscontrate, dall’altra nasce con l’obiettivo di evitare che si commettano gli stessi errori anche nel tratto dove bisogna ancora intervenire.
«Il primo tratto di corso Umberto, quello da via Aldo Moro fino a via Vestina, è ormai stato completato, ma ci siamo resi conto che ci sono troppe criticità che, in qualche modo, devono essere sanate», commenta Girosante. «Abbiamo fatto presente al comandante Casale, ad esempio, la pericolosità dei paletti di cemento che sono stati installati lungo il percorso della pista ciclabile. Se un ciclista dovesse distrattamente cadere e battere la testa contro uno di quei dissuasori, che non presentano né catarifrangenti né protezioni, sarebbe davvero un rischio».
Così come il presidente della commissione Vigilanza e gli altri consiglieri di opposizione hanno messo in luce il problema del dislivello che, in assenza di marciapiede, si crea per l’accesso all’autobus e che crea disagio ad anziani e disabili. «C’è da aggiungere poi che i disabili, scendendo dall’autobus con la pedana, finiscono direttamente sulla pista ciclabile e questo potrebbe rappresentare un ulteriore pericolo. Così come la presenza di dissuasori davanti al bar Michetti, costringe una persona in carrozzina a fare un giro ampio e costellato di pali della luce», prosegue Girosante.
Il consigliere ci tiene a sottolineare che la commissione è stata convocata con spirito propositivo, anche per evitare che nel tratto di corso Umberto in cui il cantiere si sposterà nei prossimi mesi possano presentarsi le stesse criticità. E ancora, all’incrocio con via Vestina e all’altezza della stazione, la commissione ha messo in luce le criticità che potrebbero presentarsi con l’eliminazione di una delle due rotatorie, così come «il passaggio dei mezzi pesanti a pochi passi dalla pista ciclabile rischia di mettere in serio pericolo i ciclisti».
Alla luce di tutte le osservazioni registrate, il comandante della polizia locale Nicolino Casale ha proposto al presidente Girosante di convocare una nuova seduta alla quale invitare anche il progettista e direttore dei lavori, l'architetto Marco Volpe, per valutare con lui i possibili correttivi.
Intanto sulla questione interviene anche il consigliere della Lega, Ernesto De Vincentiis: «Nella giornata di mercoledì i primi incidenti in corso Umberto: due dissuasori sono stati divelti e spazzati via. È chiaro che una soluzione va trovata, mi permetto di suggerire la trasformazione in zona 30 di quel tratto di strada con conseguente eliminazione di quei pericolosi e prosaici dissuasori, magari istallando telecamere di controllo del limite di velocità». E poi l’attacco politico: «I lavori di riqualificazione su corso Umberto arrecheranno danni soprattutto alle attività commerciali della zona. L’idea di ridurre i parcheggi non potrà che essere deleterio per tutti gli operatori del settore».