Da rifugio dei senzatetto a polo culturale: ecco il nuovo volto dell’ex Fea 

Nella struttura ci saranno spazi dedicati all’arte e alla cucina tipica, aree museali e uffici. Il sindaco Masci: «Meta per gli amanti del bello»

PESCARA. Arte internazionale, alta cucina, tipicità abruzzesi e co-working. Sono le direttrici sulle quali si sviluppa il progetto di riqualificazione dell'ex Fea, l'immobile lungo la riviera che un tempo era una delle stazioni della linea ferroviaria Pescara-Penne. A quasi due anni dall'aggiudicazione dell'appalto per la rivalorizzazione dell'edificio, ieri mattina è avvenuta, alla presenza dei rappresentanti della Regione, della Tua e di Pescara Multiservice, la consegna ufficiale dell'area alla SII, la Società Italiana Immobili che si occuperà del recupero e della gestione.
IL PROGETTO Il progetto, i cui lavori verranno effettuati dal gruppo Gravina, prevede la realizzazione di un polo culturale di stampo artistico e gastronomico, ma anche uno spazio per uffici. Nel complesso, i cui interventi vedranno il risanamento architettonico del preesistente, senza l'abbattimento dei manufatti, sorgeranno 2 mila metri quadri circa di aree museali coperte e 1.600 a cielo aperto. Oggetto del recupero sarà anche il deposito- magazzino che si trova nella parte interna del cortile, lì dove oggi sorge il parcheggio gestito da Pescara Multiservice.
LA BOTTEGA D’ABRUZZO Nell'edificio verrà realizzata al primo piano una zona uffici da circa 500 metri quadri e nel piano superiore un'area adibita alla ristorazione, dove troverà spazio una bottega d'Abruzzo delle eccellenze enogastronomiche, dotata di cucina, bistrot e un roof garden. L'operazione complessivamente si aggira su un costo di circa 4-5 milioni di euro. I fabbricati di proprietà della Regione sono stati affidati in concessione per 49 anni al Cfc, Consorzio Fra Costruttori di Reggio Emilia, di cui fa parte la Società Italiana Immobili. «Stiamo lavorando per restituire alla città un luogo con una funzione diversa», spiega il presidente della SII, Germano Del Conte, «oggi parliamo di un'area abbandonata e di un parcheggio che andremo a riqualificare attraverso un progetto ambizioso con una triplice funzione. Una parte diventerà un luogo d'arte. Un'altra sarà destinata alla realizzazione di uffici in co-working e un'altra per la valorizzazione di prodotti tipici e per la creazione di un bistrot».
I TEMPI Ufficialmente consegnata ieri, l'area potrà di fatto essere cantierabile solo una volta ottenuto il permesso a costruire da parte del Comune.
«Sfrutteremo questo periodo di attesa», evidenzia l'amministratrice delegata della SII, Francesca Toppi, «per realizzare una serie di attività di sondaggio e di ricerche ambientali in modo da essere pronti, non appena otterremo il permesso da parte del Comune». Dall'avvio dei lavori secondo la previsione della SII, l'opera verrà restituita alla città nel giro di 10 mesi circa. «Contiamo di completare tutto il percorso di riqualificazione, entro la fine dell'anno», anticipa Del Conte.
FUORI USO Abbandonato dal 1963, con il fallimento della società Ferrovie Elettriche Abruzzesi, il complesso si trova in un completo stato di abbandono ed è divenuto ricovero stabile per i senzatetto che hanno ormai fatto di quel gioiello architettonico la loro residenza abituale. In quasi 60 anni, l'oscurità del degrado è stata spazzata via in sole due occasioni, grazie alle luci dell'arte illuminate con Fuori Uso, la rassegna d'arte contemporanea del gallerista Cesare Manzo, che tenne nell'ex Fea due edizioni nel 1996 e nel 1997. Quest'ultima di cui si legge ancora oggi la scritta sulla facciata, Fuori Uso '97, appunto.
ARTE E MUSEO ancora una volta l'arte segna il futuro dell'antico complesso vista mare, che diventerà un polo museale coperto e a cielo aperto, dove il verde del cortile interno, oggi cementato dal parcheggio, dialogherà con le opere d'arte e si connetterà attraverso un percorso pedonale, fino al parco Villa De Riseis, a pochi passi dall'area, in un cammino quasi circolare. Il progetto, condotto nel recupero dell'antica storia artistica della città, vedrà il coinvolgimento di due fondazioni culturali, per l'allestimento e la gestione degli spazi museali.
IL SINDACO «È un altro passaggio importante per una città che si candida a essere un polo culturale e non solo realtà vocata al turismo e ai servizi», commenta il sindaco Carlo Masci, «la posizione privilegiata dell’ex Fea, sul lungomare nord di Pescara, fa sì che l’area sia destinata a essere meta preziosa e privilegiata per gli amanti dell’arte e del bello a due passi dal mare, che è l’elemento naturale in cui la nostra comunità si riconosce. Il rilascio della concessione edilizia è al vaglio dei nostri uffici tecnici e tutto fa presagire, una volta verificato che le opere siano in linea con le previsioni urbanistiche dell’area, possano essere assegnati i permessi a costruire», conclude il primo cittadino.