PESCARA

Depistaggio Rigopiano, si torna in aula con altri due esposti

Attesa la decisione del giudice sull'accorpamento del processo madre con quello parallelo sulla Prefettura. Le segnalazioni su presunte sottovalutazioni e manovre per nascondere prove

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PESCARA. Torna in aula questa mattina venerdì 29 novembre il disastro di Rigopiano _ 29 vittime nel resort travolto dalla valanga il 18 gennaio 2017 _ con l’attesa per la decisione del giudice Gianluca Sarandrea di unificare il processo madre con quello parallelo sulla Prefettura di Pescara, accusata di depistaggio.

Ma a tenere banco, in questi giorni di vigilia, sono due esposti voluti da Alessio Feniello, che nel disastro di Rigopiano ha perso il figlio Stefano: uno è indirizzato alla Procura di Campobasso e uno alla Procura di Pescara. Gli esposti riguarderebbero proprio l'inchiesta sul depistaggio su presunte sottovalutazioni e manovre per nascondere prove. E questo anche, e non solo, dopo la trasmissione delle “Iene” che ha attaccato in particolare il colonnello dei carabinieri forestali, Annamaria Angelozzi, "colpevole", a dir loro, di aver occultato alcune prove.

La trasmissione, andata in onda giorni fa, non ha però tenuto in alcun conto l’articolato provvedimento di archiviazione nei confronti dell’ufficiale, con il quale l’inchiesta della Procura prima, e la decisione del gip dopo, hanno escluso qualsiasi responsabilità di Angelozzi, e che conteneva anche interessanti chiarimenti su come effettivamente si svolsero le cose. (m.c.)

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