RIGOPIANO

Depose fiori sulle macerie dell'Hotel, assolto papà Feniello

Assolto al termine del processo in tribunale: fu rinviato a giudizio perché si era introdotto tra le macerie per ricordare il figlio morto sotto la valanga

PESCARA. Il tribuinale di Pescara ha assolto papà Alessio Feniello finito sotto processo per essersi introdotto, il 21 maggio 2018, all'interno dell'area dell'Hotel Rigopiano sottoposta a sequestro.

Il giudice Valente ha deciso di assolvere il genitore di una delle vittime della tragedia di Rigopiano, Stefano, riconoscendo anche per lui la tenuità del fatto e, quindi, la non punibilità di un gesto che, in effetti, non può essere considerato offensivo. Annullata anche la multa di 4550 euro che gli era stata comminata.

Secondo il legale della famiglia Feniello è stato dimostrato che "Feniello e la moglie erano andati lì per portare dei fiori sulla "tomba" del figlio; abbiamo dimostrato che avevano deciso di andare per quanto accaduto un mese prima, in occasione della Pasquetta, quando diverse persone erano entrate nell'area per fare picnic, partite di calcio, foto ricordo e addirittura per asportare macerie come souvenir. Questi gesti, ritenuti dalla famiglia Feniello come profanazione di un luogo sacro, necessitavano secondo loro di essere cancellati, e da qui la decisione di portare dei fiori. Bloccati dai Carabinieri all'entrata, dopo aver discusso, erano stati fatti entrare ma ne era seguita una segnalazione alla Procura che aveva deciso di archiviare nei confronti della moglie (ai sensi dell'art. 131 bis c.,p., considerata la tenuità del fatto) ma di procedere nei confronti di Feniello".

La procura di Pescara aveva chiesto 3 mesi di condanna.