ABRUZZO

Deserta anche la quarta asta per le Terme di Caramanico

Federterme Confindustria torna a criticare la soluzione di dividere il patrimonio termale e chiede al Tribunale di unificare le procedure. Il presidente della Regione: giù il prezzo

CARAMANICO. “Purtroppo, come prevedibile, anche oggi le aste per i due complessi termali di Caramanico, gioiello del termalismo abruzzese, sono andate deserte": Federterme Confindustria lancia un appello dopo che anche la quarta asta per l'impianto termale è andata deserta. Chiede con determinazione al Tribunale  di unificare le procedure "nell'interesse del Territorio, dell'occupazione, della possibilità di generare cure ai cittadini". Il  presidente della Regione chiede invece che sia abbassato il prezzo.

Per Federterme la soluzione adottata, ovvero dividere il patrimonio termale in due lotti, criticata dall'inizio, rende meno attrattivo per investitori seri, anche stranieri, partecipare alla procedure del rilancio delle Terme e del territorio: "Dividere un patrimonio termale in due lotti distinti e separati è una scelta industriale che va contro la razionalizzazione dell'attività, la capacità di marketing, la possibilità di aggredire i mercati e di sviluppare ricerca ed innovazione". Di qui la richiesta  di unificare le procedure e di restare comunque  al servizio delle istituzioni "per supportare il processo di rilancio delle Terme di Caramanico”.