Di Cristoforo: acqua dispersa dagli utenti

Il presidente dell’Aca invita a non innaffiare e lavare le auto, ma ammette che la rete è obsoleta

PESCARA. «L’emergenza idrica in Abruzzo continua a persistere, nonostante le chiusure programmate dei serbatoi e le manovre messe in atto per arginare i disagi: il punto di non ritorno è l’esaurimento delle scarse riserve accumulate lo scorso inverno con le nevicate di febbraio, acqua che le alte temperature di questi giorni hanno fatto in gran parte evaporare». Spiega così i disagi causati alla distribuzione dell’acqua Ezio Di Cristoforo, presidente dell’Aca, la società che gestisce le risorse idriche. «Con il persistere delle alte temperature», aggiunge il numero uno di Aca, «abbiamo registrato un calo della portata delle nostre sorgenti principali di circa 200 litri al secondo. Una carenza che stiamo cercando di fronteggiare con una serie di interventi, manovre grazie alle quali dovrebbero essere recuperati circa 120 litri al secondo. Un dato, però, è certo: l’eccessivo consumo di acqua da parte degli utenti sta aggravando notevolmente la situazione. La risorsa idrica troppo spesso, viene dispersa attraverso un uso improprio, come l’innaffiamento dei giardini o il lavaggio delle automobili. Altro problema sarebbe la mancanza delle autoclavi: «Ovviamente i maggiori disagi», spiega Di Cristoforo, «vengono avvertiti nei palazzi privi di autoclave. Per cui ci sembra assurdo che palazzine di nuova costruzione, come il complesso Orione a Montesilvano che ha segnalato la carenza idrica sul quotidiano Il Centro, siano state progettate senza prevedere l’installazione di tale strumento. Tra l’altro va precisato che non è sufficiente possedere l’autoclave per avere sempre l’acqua: è necessario infatti provvedere alla manutenzione di tale ausilio per garantirne il corretto funzionamento. Basti pensare che su venti segnalazioni di carenza idrica che i nostri tecnici ricevono ogni giorno, almeno quindici sono dovute a problemi dovuti a una cattiva manutenzione dell’autoclave o del galleggiante, guasti di esclusiva competenza dell’utente che però comportano comunque la mobilitazione di una squadra di tecnici dell’Aca che devono andare a controllare gli impianti».

Di Cristoforo ammette anche i problemi causati da una rete idrica obsoleta: «Stiamo cercando di innovare il sistema idrico progressivamente, un lavoro in crescita che ovviamente non può concludersi in un anno, ma che richiede tempo e impegno costante, ma che sta già dando i suoi frutti. Basti pensare che in un giorno le nostre squadre di pronto intervento eseguono almeno dieci riparazioni di condotte idriche. Un impegno che non ha nulla a che vedere con la politica o con quel famigerato “partito dell’acqua” di cui tanto si parla, un partito del quale non ho mai fatto parte e al quale mi sono sempre opposto con tenacia. Ora ho un unico obiettivo: ridare slancio a un’azienda che in questi anni è stata solo infangata».

Per le segnalazioni i cittadini possono rivolgersi al centralino dell’Aca 085.41781 oppure al call center 800890541 attivo 24 ore su 24.(l. z.)

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