CAMERA DI COMMERCIO

Dragaggio, vertice su danni e rimborsi

PESCARA. Un progetto di legge che cerca di compensare il danno subito da molti settori legati alle attività del porto, a causa del mancato dragaggio. Se ne è discusso in Camera di Commercio con...

PESCARA. Un progetto di legge che cerca di compensare il danno subito da molti settori legati alle attività del porto, a causa del mancato dragaggio. Se ne è discusso in Camera di Commercio con alcuni consiglieri di maggioranza e opposizione della Regione. Un incontro fortemente voluto dal presidente dell'Ente camerale pescarese, Daniele Becci.

«All'indomani della sottoscrizione del protocollo di intesa tra la Regione Abruzzo, il Comune, la Provincia e la Camera di Commercio di Pescara (firmato il 6 luglio scorso), concernente l'attivazione di interventi in favore della marineria di Pescara», ha spiegato Becci, «si è immediatamente ravvisata l'esigenza di prevedere analoghe iniziative a supporto di tutte le imprese le cui attività siano legate ai traffici commerciali e turistici del porto di Pescara. Questa Camera di Commercio si sente moralmente impegnata con le aziende di settore in difficoltà e, in merito, voglio ricordare che alcune di loro hanno chiuso senza avere possibilità di tornare a lavorare e dunque è d'obbligo prevedere per queste categorie aiuti sostanziosi».

A spiegare il progetto di legge, il consigliere Carlo Costantini. «Trattasi di due tipologie d'intervento», ha precisato, «una rivolta al sostegno dei prodotti ittici e, quindi, alle attività commerciali e l'altra alle agenzie marittime. Voglio sottolineare come tale iniziativa sia di urgente attivazione e conseguenza di una situazione che ha oramai dell'incredibile. Paragono la città di Pescara a quella dell'Aquila con un'unica differenza : nella città terremotata il disastro ha natura colposa, mentre qui la catastrofe ha natura chiaramente dolosa». Un progetto di legge che ha trovato un piccolo intoppo burocratico iniziale. «Stiamo parlando di fondi regionali ma che non devono inciampare in limiti imposti dall'Unione europea», ha aggiunto Marinella Sclocco, «ciò che l'Ue prevede, infatti, per i sostegni alle aziende è la natura calamitosa dei danni subiti - e non l'incuria, ma l'ostacolo è oramai sorpassato e l'iter è superavviato, tanto più che esiste agli atti un annunciato rischio esondazione. Il 26 luglio prossimo può rappresentare una data importante poiché la Commissione Europea torna a riunirsi».