Evasione fiscale da 90 milioni, inchiesta chiusa Coinvolti Spadaccini, Obletter e D'Ambrosio

Associazione per delinquere ed evasione fiscale: sono i reati contestatidalla procura di Pescara a 18 indagati, tra cui Spadaccini, Obletter e il notaio d'Ambrosio, per la presunta maxi evasione nell'isola di Madeira

PESCARA. Chiusa l'inchiesta sull'evasione fiscale da 90 milioni di euro che lo scorso ottobre ha portato all'arresto dell'imprenditore del settore aereo Giuseppe Spadaccini e di altre 12 persone, tornate tutte nel frattempo in libertà. Il pm Mirvana Di Serio ha firmato l'avviso di conclusione delle indagini: 18 indagati, tra cui lo stesso Spadaccini, tornato nel frattempo in libertà, il commercialista di Chieti Giacomo Obletter e il notaio pescarese Massimo d'Ambrosio. Stralciata, e destinata a essere archiviata, la posizione di sei persone, risultate estranee ai fatti contestati.

Associazione per delinquere ed evasione fiscale: queste le accuse, a vario titolo, contestate dalla procura di Pescara. La presunta maxi evasione, ricostruita dalla finanza di Pescara, si è svolta sull'asse Italia-Portogallo, nell'isola di Madeira, dal regime fiscale agevolato, in cui sarebbero state create false compagini societarie che, tra il 1999 e il 2008, avrebbero emesso e utilizzato fatture per operazioni inesistenti per 30 milioni. Gli indagati avranno ora 20 giorni di tempo, dalla notifica dell'avviso, per presentare memorie difensive o chiedere di essere interrogati. Poi il pm deciderà se chiedere al gup il rinvio a giudizio.

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