Fabbrica di fuochi esplosa: chiesto lo stato di calamità

La richiesta del Comune di Città Sant’Angelo dopo l’incidente a Villa Cipressi dove sono morte quattro persone. La pioggia di detriti, arrivati anche a un chilometro di distanza, e lo spostamento d'aria hanno provocato danni alle case nelle vicinanze

CITTÀ SANT'ANGELO. Il Comune di Città Sant'Angelo ha chiesto lo stato di emergenza e di calamità per incidente industriale dopo l'esplosione della fabbrica di fuochi pirotecnici a Villa Cipressi lo scorso 25 luglio, costata la vita a quattro persone. Lo scoppio di materiale pirico, contenuto in alcuni depositi della ditta “Pirotecnica Abruzzese”, ha dato vita anche a un incendio che ha coinvolto due abitazioni vicine e parte dei terreni circostanti coltivati. La violenta pioggia di detriti, arrivati anche a un chilometro di distanza, associata allo spostamento d'aria, ha provocato ingenti danni ad abitazioni nelle vicinanze.

«Al fine di agevolare il celere recupero delle strutture colpite - si legge in una nota del Comune - anche per evitare che il tempo aggravi l'entità dei deterioramenti, l'amministrazione comunale ha già messo a disposizione degli interessati le schede, predisposte dalla Regione Abruzzo, per la quantificazione dei danni subiti dai privati nelle zone dell'evento». La delibera che chiede alle autorità competenti la dichiarazione dello stato di emergenza è stata già approvata e trasmessa in copia alla Regione Abruzzo, dipartimento Protezione Civile.

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