Fabrizio Spagnoli, il poliziotto trovato senza vita lascia due figli. L’ipotesi della morte è un gesto volontario

Il 32enne Fabrizio Spagnoli trovato senza vita a Collecorvino, a poca distanza dall’auto parcheggiata, il dolore della città: l’agente lascia due bambini. Il cordoglio del sindaco: abbiamo sperato fino alla fine
MONTESILVANO. Fabrizio Spagnoli non tornerà a casa dai suoi bambini. La speranza per i familiari e gli amici del poliziotto di 32 anni, scomparso da sabato scorso in località Campotino di Collecorvino, di poterlo riabbracciare si è infranta ieri mattina poco prima di pranzo.
Dopo aver battuto l’intera zona per due giorni con droni, cani molecolari e sommozzatori per scandagliare i laghetti artificiali presenti, le forze dell’ordine, i vigili del fuoco e i tanti volontari che hanno partecipato alle ricerche ieri hanno effettuato la dolorosa scoperta. Il corpo senza vita del giovane papà era in una zona ricca di vegetazione non particolarmente distante da dove domenica mattina era stata ritrovata la sua Bmw nera. Le circostanze del ritrovamento lasciano pensare a un gesto volontario da parte dell’agente, anche se sulle circostanze della sua morte indagano i carabinieri di Montesilvano ai quali i familiari si erano rivolti per sporgere denuncia dopo che del 32enne si erano perse le tracce il 14 giugno.
Il poliziotto, di stanza alla squadra mobile di Nuoro, era tornato in Abruzzo per qualche giorno di vacanza e per trascorrere del tempo con i due amati bambini, di cinque e un anno e mezzo, avuti dalla moglie Annamaria, dalla quale si era allontanato nell’ultimo periodo. Una separazione che Spagnoli stava affrontando con dispiacere, come riferito da alcuni amici, ma che non lasciava presagire un finale così drammatico dal momento che l’uomo si era detto speranzoso di potersi riavvicinare presto in Abruzzo. Ed è proprio ai suoi piccoli che sono rivolti gli ultimi post social di Spagnoli che il 4 e 6 giugno, pubblicando delle foto con i figli al mare sul suo profilo Instagram, aveva scritto: «Sciogliersi con un silenzio. Innamorarsi con uno sguardo. Siete amore e sarete sempre la forma più bella dell’amore che vi ha generati. Papà vi ama». E ancora: «Squadra che vince non si cambia». Poi qualcosa deve essersi spezzato nella mente di Spagnoli che sabato mattina ha raggiunto Casale Marino, dove il 15 agosto del 2019 era convolato a nozze in alta uniforme dei carabinieri (Arma in cui era arruolato in passato, prima di vincere il concorso nella Polizia lo scorso gennaio), ha parcheggiato la sua Bmw lasciando al suo interno cellulare e documenti e si è addentrato nella vegetazione dalla quale non ha più fatto ritorno. Poi le chiamate senza risposta, la preoccupazione dei genitori Donato e Fabrizia per la scomparsa di quel figlio unico, la denuncia ai carabinieri e l’avvio delle ricerche coordinate dalla Prefettura. Pozzi, casali, terreni e persino i tre laghetti presenti in zona sono stati setacciati per due giorni fino al ritrovamento dell’uomo, ormai senza vita, in un’area boschiva a poche centinaia di metri dal luogo dove aveva lasciato la sua automobile.
Una zona che Spagnoli conosceva bene anche perché poco distante dal maneggio di un suo cugino che spesso frequentava e che il poliziotto aveva raggiunto anche una settimana prima della scomparsa, come raccontano le immagini delle telecamere di sorveglianza presenti.
La notizia del ritrovamento del corpo di Spagnoli ha fatto presto il giro della città e dei social e sono state tante le persone che si sono precipitate a Campotino per stare vicino al padre, ex comandante dei carabinieri forestali, comprensibilmente sopraffatto dalla disperazione. E sempre sui social, in queste ore si rincorrono le condoglianze e i messaggi di saluto per il giovane padre. A unirsi al cordoglio anche il sindaco di Montesilvano, Ottavio De Martinis: «Fino alla fine abbiamo sperato tutti in un lieto fine che purtroppo non è arrivato», commenta. «Abbiamo perso un giovane padre, peraltro un mio collega, ed è una notizia che mi riempie di tristezza. A nome di tutta la città, sono vicino alla sua famiglia».