intervento degli artificieri 

Falsa bomba, allarme all’aeroporto Ma era soltanto un caricabatterie

PESCARA. È stato necessario far intervenire gli artificieri della polizia per affrontare e superare l’allarme bomba scattato ieri all’aeroporto di Pescara. È successo attorno alle 13.50, quando...

PESCARA. È stato necessario far intervenire gli artificieri della polizia per affrontare e superare l’allarme bomba scattato ieri all’aeroporto di Pescara. È successo attorno alle 13.50, quando qualcuno ha notato un oggetto sospetto all’esterno dello scalo e si è subito preoccupato, temendo che potesse verificarsi un’esplosione da un momento all’altro. La zona è stata transennata e gli artificieri si sono occupati di quel materiale non meglio identificato. Sono stati loro a svelare che la presunta bomba era semplicemente un caricabatterie dotato di una ricarica a energia solare (fotoservizio Giampiero Lattanzio). Probabilmente è stato smarrito da qualcuno e, una volta a terra, si è ribaltato e sono rimasti dei fili scoperti per cui dava tutta l’idea di essere un involucro misterioso. Una volta “disattivata” la parte che poteva risultare pericolosa, l’allarme è rientrato e la polizia ha lasciato l’area aeroportuale. Non c’è stato alcun blocco del traffico aereo e, a quanto pare, non sono stati avvertiti disagi all’interno dell’aeroporto. L’unico segnale della presenza degli artificieri è stata la chiusura di una porta scorrevole per circa venti minuti, nella zona delle partenze. Per il resto in pochi si sono accorti dell’allarme bomba, l’ultimo di una lunga serie tra Pescara e la sua provincia. Per fortuna, anche stavolta non si trattava di un ordigno. (f.bu.)
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