Favori a CityModa, indagato Lerri

23 Settembre 2011

L'accusa della forestale: pressioni a Ranghelli per firmare i permessi

SPOLTORE. Avrebbe sfruttato il suo ruolo di consigliere comunale a Pescara e fatto pressioni all'ex sindaco di Spoltore Franco Ranghelli per rilasciare i permessi al CityModa. C'è anche Nico Lerri, tra i dieci indagati sui presunti favori al centro commerciale di Santa Teresa di Spoltore.

L'inchiesta su CityModa - costola dell'indagine madre sul presunto malaffare di Spoltore che ha portato agli arresti domiciliari, dal 26 luglio scorso e per 15 giorni, l'ex sindaco Franco Ranghelli, l'ex presidente del consiglio regionale Marino Roselli e il manager dei rifiuti Luciano Vernamonte - è riservata ma trapelano indiscrezioni: insieme a Ranghelli e all'imprenditore pugliese Giancarlo Fiore, titolare del megastore della moda, entrambi accusati di corruzione, è indagato anche il consigliere comunale di Pescara Nico Lerri, presidente commissione Ambiente.

Per ora, la forestale contesta a Lerri, eletto nel Pdl con 218 voti e passato a Fli, il reato di abuso d'ufficio: a ridosso dell'inaugurazione di CityModa nel 2009, avrebbe fatto pressioni sull'ex sindaco per rilasciare i permessi dell'apertura. Una circostanza raccontata, ieri, dallo stesso Fiore in un'intervista rilasciata al Centro: «La mattina del 9 luglio, giorno dell inaugurazione, il permesso non è arrivato. Quindi, ho interessato il consigliere comunale di Pescara Lerri, un amico che conosco dal 1984 e testimone dei continui ostacoli: Lerri è andato personalmente in Comune e, quando è riuscito a rintracciare Ranghelli, il sindaco quasi in lacrime gli ha detto: "Sono mortificato, mi dispiace per Fiore ma non può aprire"». L'inaugurazione di CityModa è saltata due volte in tre giorni, il 9 e il 12 luglio: la cittadella della moda è stata aperta il 16 luglio.

Secondo la forestale, il ruolo di Lerri va approfondito: gli agenti di polizia giudiziaria stanno passando al setaccio le forniture di CityModa e, in base a quanto emerso finora, anche l'impresa Lerri vetrine & project del consigliere avrebbe ottenuto commesse per decine di migliaia di euro. L'azienda di Lerri, con sedi a Milano, Bologna, Pescara e Bari, produce e distribuisce manichini, busti, accessori per vetrine e arredamenti per negozi.

In un rapporto della forestale trasmesso alla procura, si dice che la «polizia giudiziaria è ancora in fase di valutazione dell'enorme mole di materiale informatico sequestrato negli uffici della Moda group e di CityModa nonché di tutta la documentazione acquisita nel Comune di Spoltore».

Un altro fronte dell'inchiesta riguarda i lavori del CityModa e delle opere di urbanizzazione da cedere al Comune: secondo la forestale, il centro commerciale è stato costruito con «una serie di violazioni urbanistiche, perpetrate ai danni del Comune ma tollerate, coperte e spesso agevolate da Ranghelli». In un atto sequestrato dalla forestale, il direttore dei lavori Gustavo Ambrosini, lo stesso 9 luglio 2009 dell'inaugurazione, ha scritto alla Moda group una nota parlando del CityModa come «un cantiere aperto».

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