Una società pescarese ha ricevuto l’incarico di curare la comunicazione. Il Comune ora le deve liquidare 17.800 euro

Festival, spunta una ditta non in regola

Pd e Idv denunciano: non aveva i requisiti per partecipare, ma viene pagata lo stesso

PESCARA. Il Festival dannunziano, a una settimana dalla conclusione, torna di nuovo nell'occhio del ciclone. L'opposizione ha denunciato un'altra presunta irregolarità: una ditta di pubblicità, che doveva essere dichiarata esclusa da un appalto, verrà pagata lo stesso.

Il dirigente ha già predisposto un atto di determina per versare alla società 17.800 euro. E ora tre consiglieri del centrosinistra, Enzo Del Vecchio, Gianluca Fusilli (Pd) e Fausto Di Nisio (Idv), minacciano di portare le carte in procura. Ma cerchiamo di capire meglio cosa è accaduto. Il 23 giugno scorso, l'amministrazione comunale indice un bando di gara per l'affidamento del servizio di comunicazione e pubblicità del Festival. Arriva una sola offerta, quella della ditta pescarese Strike Fp, di Gianluca Stuard. L'importo dell'affidamento è pari a 18.915 euro, più Iva. 

L'amministrazione comunale ha urgenza, perché il Festival è ormai alle porte. Per questo, probabilmente, viene saltata qualche procedura e l'appalto viene consegnato il 12 luglio in via provvisoria. La Strike comincia a lavorare, ma solo successivamente il gabinetto del sindaco procede alla verifica dei requisiti richiesti attraverso l'acquisizione del Durc (documento di regolarità contributiva). Il 20 luglio, emerge così che la ditta «Strike Fp non risulta in regola», scrive il dirigente Marco Molisani nella determina. Alla ditta viene comunicata l'esclusione dal servizio. «Pertanto», scrive ancora il dirigente, «questo settore non può procedere all'aggiudicazione definitiva». Insomma, un pasticcio.

Nel frattempo, la Strike ha svolto i lavori che le sono stati commissionati e quindi il Comune si trova costretto a pagarla, nonostante le irregolarità.  Ne è nato un caso che ha fatto gridare allo scandalo i tre consiglieri del centrosinistra. «Quelle verifiche che la legge impone debbano svolgersi prima dell'affidamento dei lavori», sostengono in una nota Del Vecchio, Fusilli e Di Nisio, «al Comune di Pescara risultano essere superflue. Riteniamo di assoluta gravità ciò che sta accadendo intorno ad una vaporosa e poco dignitosa organizzazione di un evento». Dal Comune non sono arrivate repliche. Alcune fonti, però, hanno fatto sapere che sono stati trasmessi gli atti alla procura per le irregolarità riscontrate nel Durc. (a.ben.)

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